Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: WTI e Gas Ancora Deboli, ma i Supporti Reggono

Il prezzo del petrolio greggio WTI sta continuando la sua graduale discesa sul supporto di 80 dollari, da cui potrebbe innescarsi il break-out ribassista verso nuovi minimi relativi. Un calo oltre questo valore potrebbe aprire la fase di inversione di tendenza e riportare la commodity verso i supporti di 77,5 e 78 dollari.

Il gas naturale, invece, si mantiene sui nuovi minimi relativi sotto i 2,2 dollari e potrebbe testare presto il supporto di 2 dollari. Dopo un mese intero di forti ribassi, non si escludono però dei rimbalzi intermittenti per sfuggire all’area di ipervenduto che si staglia sotto i 2,2 dollari.

Precisamente, oggi al momento della scrittura il petrolio greggio WTI segna 80,73 dollari e il gas naturale passa di mano a 2,186 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Il prezzo del petrolio greggio WTI, in assenza di ulteriori stimoli rialzisti, sarà tentato a spingersi ancora sul supporto tondo di 80 dollari per un primo test, a cui potrebbe far seguito un respingimento o l’effettiva rottura verso i livelli intermedi di 79,5 e 78,85 dollari. In particolare, il target di 79,5 dollari coincide con l’EMA a 200 giorni e il suo superamento sarebbe un indicatore abbastanza chiaro della tendenza bearish.

Un’esplorazione ribassista di questo tipo, anche se seguita da nuovi recuperi, potrà indicare l’inizio di una fase più spiccatamente ribassista per il prezzo del petrolio greggio WTI, pronto ad abbandonare la zona di massimi relativi sopra gli 80 dollari al barile.

Per smentire questa visione ribassista, il prezzo dovrà riuscire a riportarsi sopra le resistenze di 81,5 e 82 dollari al barile e, da lì, tentare nuove estensioni al rialzo. Ritengo questa ipotesi sicuramente da non escludere, ma alquanto improbabile nel contesto di rinnovata debolezza del WTI.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Per il gas naturale, il crollo verso il supporto tondo di 2 dollari pare sempre dietro l’angolo e non si scorgono possibilità di un’ampia ripresa, se non tramite rimbalzo repentino.

Il livello di supporto intermedio più rilevante è proprio quello attuale di 2,18$. In caso di arretramento, si testerebbero i target più “morbidi” di 2,15 e 2,07 dollari, prima dell’effettivo ritorno sul livello di 2 dollari.

Di fronte a quest’ultimo target tondo, la reazione del mercato appare ancora imprevedibile, ma non possiamo escludere il raggiungimento dei minimi di fine aprile sotto quota 1,9 dollari e oltre. A un certo punto, sarà però fisiologica una ripresa causata dai volumi di acquisti e il prezzo del gas naturale potrà tornare a guadagnare terreno, verosimilmente fino ai livelli di sicurezza tra i 2,2 e i 2,5 dollari.

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