Interessante situazione nei primissimi minuti dell’apertura della sessione americana; l’euro dollaro ha guadagnato terreno riportandosi sopra 1,0550, in attesa del discorso del presidente della FED Powell.
In questi momenti il prezzo dell’euro dollaro cerca di mantenersi sopra 1,0550 mentre gli investitori stanno iniziando a valutare le ultime notizie relative al rischio. Le tensioni geopolitiche in Medio Oriente continuano ad aumentare e con essa la domanda di sicurezza, portando anche i rendimenti obbligazionari USA in rialzo, con quello a 10 anni che si è attestato al 4,92% all’apertura di Wall Street, mentre quello a 2 anni ha raggiunto il picco al 5,25%, un nuovo massimo pluriennale.
Comunque, il dollaro americano non può ancora trarre vantaggio dall’aumento dei rendimenti obbligazionari a causa del discorso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell davanti all’Economic Club di New York. Powell discuterà delle prospettive economiche e il suo discorso potrebbe influenzare il mercato. Vale anche la pena notare che da quando la Federal Reserve ha suggerito che rendimenti più elevati potrebbero compensare la necessità di rialzi dei tassi per rallentare l’economia, la correlazione tra dollaro USA e rendimenti obbligazionari si è interrotta. Una freccia in meno (per non dire segnale indicativo) per gli investitori del fiber.
Il calendario macroeconomico odierno dell’Eurozona ha offerto poco di rilevante. L’UE ha pubblicato il dato sul conto corrente del mese di agosto, il quale ha registrato un surplus destagionalizzato di 27,7 miliardi di €, in miglioramento rispetto ai precedenti 21 miliardi di €.
Dal lato statunitense, è stato rilasciato il dato sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, il quale si è attestato a 198.000 unità, in calo rispetto a 211.000 unità preventivate. Inoltre, è stato rilasciato il sondaggio della FED di Filadelfia, che ha riportato un dato al di sotto delle previsioni (-9 vs -6,4) ma migliore rispetto al mese precedente (-13,5).
Dopo questi due report ad alto impatto, l’unico rimasto è l’atteso discorso del Presidente della FED.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0572, in rialzo dello 0,33% e con i tori in pieno tentativo di recuperare il terreno perduto e chiudere la settimana sopra il fatidico livello annuale 1,0604, il punto di svolta di inversione della tendenza.
A chiusura positiva, probabilmente i trader aumenteranno le loro posizioni a favore del rialzo dell’euro dollaro, con chiaro obiettivo il raggiungimento del successivo livello annuale 1,0741; da attenzionare un eventuale indecisione nei pressi del livello chiave 1,0700. Viceversa, con l’ennesima chiusura sotto 1,0604, gli orsi probabilmente aumenteranno la loro pressione per raggiungere prima il livello chiave 1,0500 e successivamente il livello annuale 1,0467.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.