L’euro dollaro rimane sotto pressione oscillando sotto il livello annuale raggiunto duramente. Il cambio si indebolisce minato da un umore del mercato piuttosto cauto.
Il prezzo dell’euro dollaro è scivolato sotto il livello annuale 1,0741, superato non con poche difficoltà, mentre il future del dollaro americano ha recuperato il suo equilibrio rialzista durante le prime ore della sessione europea. Il fiber ha raggiunto provvisoriamente il picco giornaliero a 1,0769, lasciando intendere ad una decisa continuazione del rialzo, per poi scendere man mano che il sentiment del mercato peggiorava.
L’ottimismo ha prevalso durante la sessione asiatica tra le notizie sul settore immobiliare cinese. Country Garden, il colosso immobiliare in difficoltà, ha ottenuto l’approvazione per un rinvio dei rimborsi delle obbligazioni onshore. Di conseguenza, la maggior parte degli indici locali ha registrato un rialzo, mettendo di conseguenza sotto pressione il dollaro americano.
Gli indici europei hanno iniziato a scendere fin dalle prime ore della sessione europea, con un’accelerazione dopo i dati scoraggianti dell’Eurozona. L’indagine tedesca ZEW ha riportato che il sentiment economico nell’Eurozona si è contratto a -8,9 (-6,2 le previsioni), mentre quello della Germania si è attestato -11,4, in miglioramento rispetto alle attese (-15).
Inoltre, l’Indice ZEW delle condizioni economiche della Germania è crollato a -79,4, peggio del previsto a -75. Queste preoccupazioni per una battuta d’arresto economica hanno minato la domanda per l’EURO.
Nel frattempo, si sta avvicinando la decisione di politica monetaria della Banca Centrale Europea, calendarizzata giovedì 14 settembre. Il mercato speculativo dei tassi ha aumentato le scommesse su un imminente aumento del tasso di 25 punti base (0,25%).
Da attenzionare questa riunione poiché un ulteriore aumento dei tassi potrebbe aumentare il rischio di una recessione imminente, creando difficoltà al cambio euro dollaro.
Il fiber rischia di scendere ulteriormente se le pressioni ribassiste si faranno sempre più evidenti. Infatti, una chiusura settimanale sotto il livello annuale 1,0741 potrebbe compromettere tutto il lavoro rialzista fatto, dando una spallata decisiva ai tori, i quali probabilmente non avranno più la forza necessaria per raggiungere i due obiettivi messi nel mirino rappresentati dai livelli annuali 1,0911 e 1,1034.
Quindi, una chiusura settimanale sotto il livello annuale 1,0741 comporterebbe un rientro prepotente degli orsi del fiber, i quali probabilmente non avranno più ostacoli per raggiungere il livello annuale 1,0604, facendo attenzione all’unica ancora di salvezza rialzista rappresentata dal livello chiave 1,0700, dove l’euro dollaro potrebbe salvarsi in zona cesarini.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.