Lunedì il prezzo dell'Oro inverte il calo visto nella sessione asiatica ed è salito fino a formare il massimo di oltre una settimana.
Il prezzo dell’Oro continua a mantenere uno slancio positivo per il terzo giorno consecutivo, raggiungendo un massimo di oltre una settimana a 2.666,87 $7 durante la sessione europea di lunedì. Questo rialzo è alimentato dalle aspettative che la Federal Reserve manterrà una politica monetaria accomodante, continuando a tagliare i tassi di interesse in risposta alle favorevoli prospettive sull’inflazione. Inoltre, le crescenti tensioni geopolitiche in Medio Oriente stanno fornendo un supporto extra al metallo giallo, che continua a essere visto come un rifugio sicuro in tempi di incertezza globale.
Il principale fattore del recente rally del metallo giallo è rappresentato dalle aspettative di ulteriori tagli dei tassi da parte della Federal Reserve. I dati sull’inflazione negli Stati Uniti, inclusi quelli relativi all’indice dei prezzi alla produzione (IPP), hanno mostrato un rallentamento nella crescita dei prezzi, il che suggerisce che l’inflazione è sotto controllo. Questo dovrebbe permettere alla Fed di proseguire nel suo ciclo di tagli dei tassi di interesse.
Secondo lo strumento FedWatch, i mercati stanno ora scontando una probabilità dell’88,2% che la FED riduca i tassi di interesse di 25 punti base nel prossimo incontro di novembre. Questo scenario favorisce il metallo giallo, che tende a beneficiare in contesti di tassi d’interesse più bassi, poiché riducono il costo opportunità di detenere asset non redditizi come l’Oro.
Allo stesso tempo, il rischio geopolitico è tornato al centro della scena. Le crescenti tensioni tra Israele e i terroristi, in particolare con Hezbollah in Libano, stanno aumentando l’incertezza sui mercati globali. Questo clima di instabilità favorisce la domanda per beni rifugio come il metallo giallo.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 2.661,88 $, in rialzo dello 0,18% ma ancora all’interno di una fase laterale per la quarta settimana consecutiva. Dato gli ultimi presupposti, i trader ritengono che ogni “scivolata” sia un’occasione di acquisto, con il supporto dei 2.620 $ a fungere da trampolino per i tori che vedono la resistenza chiave dei 2.670 $ il target di breve termine LONG principale; il superamento della suddetta fase laterale avrà come obiettivo cardine il livello chiave dei 2.700 $.
Viceversa, una chiusura sotto i 2.600 $ darà il via ad un impulso correttivo che ha come prima obiettivo il supporto dei 2.560 $. Un agevole superamento di tale livello permetterà al prezzo dell’Oro di poter raggiungere il livello annuale dei 2.493,29 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.