Il cambio euro dollaro si aggrappa ai guadagni intraday poco sotto 1,0850 durante la sessione europea di mercoledì, con l’EURO che è sostenuto dalle ultime stime positive del PIL tedesco dell’Eurozona.
Il prezzo dell’euro dollaro si apprezza bruscamente nella sessione europea di mercoledì, avvicinandosi al livello annuale 1,0862 dopo la pubblicazione dei dati preliminari del Prodotto Interno Lordo (PIL) tedesco del terzo trimestre, che ha sorpreso positivamente con una crescita dello 0,2% rispetto alle aspettative di una contrazione dello 0,1%. Questo rialzo conferma un ritorno alla crescita economica della Germania, in netto contrasto con il calo registrato tra aprile e giugno. Inoltre, su base annua, il PIL tedesco ha mostrato una contrazione limitata allo 0,3%, segnalando una maggiore resilienza rispetto al calo previsto.
Accanto alla ripresa economica, l’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (indice HICP) della Germania per ottobre e quello di alcuni Stati federali hanno superato le aspettative, rivelando un’inflazione più elevata. Questi dati hanno smorzato le aspettative di mercato su un possibile taglio dei tassi della Banca Centrale Europea di 50 punti base (0,50%) nella riunione di dicembre. La probabilità di un taglio ampio è ora scesa al 22%, rispetto al 45% di inizio settimana.
L’incertezza sulle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre contribuisce alla volatilità del mercato.
I sondaggi nazionali indicano una competizione serrata tra l’ex presidente Donald Trump e l’attuale vicepresidente Kamala Harris, con gli investitori dell’euro dollaro che iniziano a prezzare una possibile vittoria di Trump. Questa prospettiva, però, solleva preoccupazioni nell’Eurozona, poiché Trump ha promesso un’imposizione di tariffe del 10% su tutte le importazioni, escludendo solo la Cina, che vedrebbe tariffe persino più elevate. Secondo le previsioni di Goldman Sachs, una tariffa universale del 10% ridurrebbe il PIL dell’Eurozona di circa l’1%, con effetti potenzialmente dannosi per il settore delle esportazioni.
Il fiber è balzato sopra 1,0820 nelle prime ore di contrattazioni europee, non raggiungendo per pochi pips il livello annuale 1,0862; non è da escludere un nuovo tentativo nelle prossime ore. Inoltre, una chiusura sopra 1,0862 permetterebbe ai tori dell’euro dollaro di poter spingere ancora di più il cambio al rialzo, con il livello chiave 1,0900 e il livello annuale 1,0959 a fungere da target principali.
Tuttavia, le prospettive di breve termine sono perlopiù ribassiste, e per questo motivo fino a quando il fiber non supererà 1,0862, gli orsi avranno sempre le redini del gioco, con il livello annuale 1,0764 a fungere da obiettivo principale dello SHORT, dove un superamento di esso permetterebbe all’euro dollaro di poter raggiungere il livello chiave 1,0700.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.