Le tappe della manovra economica 2019, tra il Parlamento italiano e le decisioni della Commissione europea. Per l'Italia potrebbe aprirsi lo scenario di una procedura di infrazione per deficit eccessivo.
La legge di bilancio è stata inviata al Parlamento nei giorni scorsi, ha quindi inizio l’iter parlamentare della manovra economica 2019 che deve essere approvata definitivamente entro il 31 dicembre 2018.
Le incognite sono ancora molte: le opposizioni faranno di tutto per modificare il testo in Parlamento; il futuro parere della Commissione europea potrebbe ancora segnare il destino della manovra finanziaria 2019; dissidi interni tra Lega e M5S potrebbero causare un naufragio completo del lavoro fino a ora compiuto.
Queste le tappe essenziali della manovra economica 2019.
Oggi 5 novembre il ministro dell’economia Giovanni Tria parteciperà all’Eurogruppo, dove sul tavolo ci sarà anche il “caso Italia”. Il ministro Tria dovrà spiegare ai 18 colleghi dell’area euro perché la manovra economica italiana è solida. In Europa, come è noto, sono numerosi gli stati membri dell’UE schierati contro il contenuto della legge di bilancio. L’incontro non genererà alcuna decisione formale, ma c’è da attendersi una dichiarazione comune dell’Eurogruppo.
Martedì 6 novembre partirà dalla commissione Bilancio della Camera l’iter formale della manovra finanziaria 2019. Il testo verrà letto e valutato e saranno stralciate le norme inammissibili. In questo stesso giorno, l’ufficio di presidenza definirà il calendario dei lavori.
Tra venerdì 9 e lunedì 12 novembre potrebbero già esserci le audizioni, mentre nei giorni successivi cadrà il termine per presentare gli emendamenti. Per mantenere i tempi di approvazione stretti, tra il 20 e il 22 novembre potrebbero già iniziare le votazioni alla Camera dei deputati.
Nel frattempo, l’8 novembre, la Commissione europea pubblicherà le previsioni economiche aggiornate. Tali previsioni terranno conto dei saldi inseriti dall’Italia nella manovra economica 2019.
Le previsioni saranno utili per capire gli scostamenti dagli obiettivi e l’impatto delle misure economiche italiane sulla crescita.
Entro il 13 novembre l’Italia dovrà presentare una risposta ai rilievi di Bruxelles sulla legge di bilancio. Il governo italiano è chiamato a presentare la bozza della legge e una relazione con i ‘fattori rilevanti’, servirà a giustificare all’UE perché si è scelto di scostarsi dagli obiettivi fissati in precedenza.
La lettera potrebbe partire anche prima: forse l’8 novembre. Se la Commissione europea riterrà insufficienti le giustificazioni fornite, si potrebbe aprire la strada a una procedura di infrazione.
Il 21 novembre, mentre alla commissione bilancio della Camera inizieranno le votazioni sulla legge di bilancio, a Bruxelles la Commissione europea pubblicherà il parere definitivo sulla manovra finanziaria italiana. Quella potrebbe essere la data in cui si avvierà la procedura di infrazione contro l’Italia.
Terminati i lavori della commissione bilancio, il testo approvato giungerà alla Camera dei Deputati per essere votata e ottenere il primo via libera. La data presunta è tra il 29 e il 30 novembre.
Nel mese di dicembre il testo della manovra lascerà la Camera per approdare in Commissione bilancio al Senato. Al termine dell’iter di approvazione in commissione bilancio, i senatori saranno chiamati ad approvare il testo o rigettarlo.
I tempi sono stretti, entro il 31 dicembre bisognerà approvare la legge di bilancio in via definitiva.
Il governo auspica che entro il 22 dicembre la manovra economica avrà ottenuto il via libera dal Parlamento. Prima di Natale, se tutto andrà secondo i piani, ci sarà un Consiglio dei ministri per varare con decreto il reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni detta quota 100.
Tra dicembre 2018 e gennaio 2019, potrebbe aprirsi nei confronti dell’Italia una procedura per deficit eccessivo per violazione delle regole UE sul debito.
La multa è fino allo 0,2% del Pil.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.