Amazon è indagata dall'Antitrust per sospetto abuso di posizione dominante in marketplace, e-commerce e sevizi di logistica. Guardia di Finanza ispeziona le sedi italiane.
L’Antitrust italiana (AGCM) apre una istruttoria contro Amazon per possibile abuso di posizione dominante in marketplace, e-commerce e sevizi di logistica. L’istruttoria è stata aperta il 10 aprile scorso, ma l’Autorità ne dà notizia solo oggi 16 aprile.
L’autorità garante della concorrenza e del mercato spiega le motivazioni in 22 pagine di istruttoria aperta nei confronti di cinque società appartenenti al gruppo di Jeff Bezos:
L’AGCM cita l’articolo 102 del TFUE.
L’AGCM in queste ore sta effettuando delle ispezioni nelle sedi di alcune delle società oggetto del provvedimento, avvalendosi del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
Secondo l’Antitrust, Amazon “conferirebbe solo ai venditori terzi che aderiscono al servizio di logistica offerto da Amazon stessa (Logistica di Amazon o Fulfillment by Amazon) vantaggi in termini di visibilità della propria offerta e di miglioramento delle proprie vendite su Amazon, rispetto ai venditori che non sono clienti di Logistica di Amazon.”
Così le motivazioni dell’Antitrust che hanno portato all’apertura della procedura che si concluderà entro il 15 aprile 2020. In questo lasso di tempo Amazon avrà il tempo di spiegare le sue motivazioni e probabilmente anche di adeguarsi alle normative qualora fosse necessario.
Nella pratica Amazon starebbe utilizzando la propria posizione di marketplace dominante nel mercato, costringendo società terze che vendono prodotti sul suo e-commerce ad utilizzare l’hub logistico di Amazon stessa.
Tale condotta, secondo AGCM, è in contrasto con le norme sul libero mercato e starebbe quindi danneggiando in modo indebito “la concorrenza nel mercato dei servizi di gestione del magazzino e di spedizione degli ordini per operatori di e-commerce”.
Amazon, questa l’accusa, imporrebbe ai venditori terzi presenti sulla sua piattaforma di aderire al pacchetto completo di gestione e spedizione delle merci. Chi aderisce, infatti, riceverebbe maggiore visibilità dei prodotti su Amazon e altri vantaggi commerciali.
Esclusi dai vantaggi, invece, quanti preferiscono gestire la logistica dei prodotti in proprio o avvalendosi di hub logistici terzi.
L’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) afferma che:
“E’ incompatibile con il mercato interno e vietato, nella misura in cui possa essere pregiudizievole al commercio tra Stati membri, lo sfruttamento abusivo da parte di una o più imprese di una posizione dominante sul mercato interno o su una parte sostanziale di questo.”
Adesso Amazon rischia una multa che potrebbe valere fino al 30% del valore delle vendite dell’ultimo anno interessate dalla presunta infrazione. Tutto dipenderà da quanto grave è l’eventuale infrazione commessa dalle società controllate da Amazon.
Al momento della pubblicazione non risultano comunicati stampa ufficiali di Amazon Italia, in risposta alla procedura aperta dall’Antitrust AGCM.
Intanto il valore delle azioni Amazon (AMZN) il cui listino è presente al Nasdaq, guadagno il +0,98% nelle ultime 24 ore. Una azione Amazon vale 1.83,04 USD, in aumento di 18,17 USD.
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Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.