Secondo fonti commerciali e bancarie rilanciate da Reuters, le società di trading del petrolio e dell'energia sarebbero sedute su miliardi di dollari
I prezzi del petrolio greggio WTI, quotato in dollari al Nymex, stanno effettuando in avvio di settimana un recupero dopo aver toccato minimi di giornata a quota 75.84. Quando sono le 18:57 di lunedì 26 febbraio, il contratto Future Light Crude Oil con scadenza 04/24 viene passato di mano a 77.88 dollari, in guadagno del +1.82% su base giornaliera.
Su grafico a candele weekly possiamo constatare come le contrattazioni si siano stabilizzate, a partire dalla metà di febbraio, sopra ai “vecchi” livelli di resistenza che avevano compresso le contrattazioni fino a gennaio inoltrato, situati tra 75.60 e 76.20. Tali livelli rivestono attualmente funzione di supporti di medio periodo. Le aspettative sono di tenuta di questi sostegni tecnici a favore di un ampliamento del rialzo, fino al test delle resistenze principali a cinque-dieci giornate che si trovano attualmente concentrate poco sotto alla linea degli 82.00 dollari.
Le principali società di commercio dell’energia a livello mondiale si stanno preparando per il più grande incontro annuale del settore, che si terrà questa settimana a Londra. Il tema più discusso sarà probabilmente come riallocare la mostruosa liquidità di cassa che si è venuta a creare nel 2023.
La maggior parte delle società sono di proprietà privata e controllate dai loro dipendenti, e tendono a rivelare poco sulla loro posizione di cassa, sul patrimonio netto o sui dividendi. Tuttavia, secondo più di 10 fonti commerciali e bancarie e secondo i calcoli esibiti da Reuters, in questo momento società come Vitol, Trafigura, Mercuria e Gunvor sarebbero letteralmente sedute su miliardi di dollari, anche dopo aver pagato dividendi record.
“Prendiamo molti meno prestiti dalle banche e siamo in attesa di buone opportunità di investimento. Ma adesso sono poche, soprattutto nel settore dell’energia verde che è in perdita”, ha dichiarato un dirigente di una delle principali società di trading, che ha preferito restare anonimo. Le società di trading già controllano ampie aree dei mercati globali del petrolio, del gas e dell’energia, ed hanno difficoltà a crescere ulteriormente. Gli scarsi rendimenti ottenuti negli ultimi anni dalle attività nel settore dell’energia eolica, solare e dell’idrogeno sembra abbiano inoltre irritato alcuni grossi investitori del settore.
Il grafico a barre di 30 minuti evidenzia come i valori stiano esercitando pressione, proprio mentre scriviamo, sulle resistenze intermedie situate nella stretta area fra 77.75 e 77.90. Ci aspettiamo, fra stanotte e la sessione di domani martedì 27, un provvisorio riavvicinamento alla zona dei nuovi supporti di brevissimo periodo, localizzati a 77.10/15 e 76.48/53.
I supporti sono punti di probabile reazione, in un contesto orientato all’obiettivo di quota 78.55. Dopo il raggiungimento di questo, sarà necessario attendere indicazioni prima di aggiornare di nuovo l’analisi. Il segnale tecnico è long solo su riavvicinamento ai supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 77.25. Lo stop scatterebbe solamente in caso di violazione del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 76.48.
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