Prezzi Gas Naturale: +20% in 7 Giorni, Oggi Prese di Beneficio. Scenario Tecnico a 1-2 Sedute

I prezzi del gas naturale, quotato in dollari al Nymex, hanno interrotto quest’oggi la sequenza consecutiva di massimi e minimi crescenti che proseguiva dai minimi toccati il 5 agosto scorso a 1.882. È probabile che, a seguito di un rimbalzo di quasi il 20% maturato nell’arco di sette giorni, il mercato abbia adesso bisogno di attraversare una fase di consolidamento per poter proseguire sulla scia del recupero.

Il grafico allegato, dove ogni candela rappresenta un mese di oscillazione dei prezzi, evidenzia il tentativo in atto da parte degli operatori di sorreggere i prezzi al di sopra dell’area di supporto situata fra 1.990/2.050. Essa si sta formando proprio a seguito del recupero effettuato dai prezzi e costituisce un sostegno tecnico ancora molto instabile. 

Potrebbe essere sufficiente una chiusura su grafico giornaliero inferiore a quota 1.900 per compromettere fin da subito le capacità di estensione del rimbalzo a breve. Consideriamo infatti che questo mercato è in fase ribassista sin dai massimi di agosto 2022, quando ancora veniva scambiato sopra i 10 dollari. 

In ottica mensile, la principale resistenza da oltrepassare per consentire allo scenario di imboccare una strada rialzista più sostenibile è posta tra 2.295/315. 

Il Gas Russo Arriva Ancora in Europa

La russa Gazprom ha dichiarato che lunedì invierà 39,6 milioni di metri cubi di gas all’Europa attraverso l’Ucraina, rispetto ai 39,3 mcm di domenica. La notizia è stata rilanciata da Reuters. Prima della guerra in Ucraina del 2022, la Russia forniva poco meno della metà del gas dell’Unione Europea. Ma l’Europa si è allontanata dal gas russo, mentre gli attacchi al gasdotto Nord Stream, ancora inspiegabili, hanno ridotto le forniture. 

Il consumo di gas russo dell’UE è sceso nel 2023 a 295 miliardi di metri cubi e proviene per la maggior parte dai condotti di epoca sovietica che trasportano il gas dalla Siberia occidentale attraverso Sudzha, nella regione russa di Kursk. Poi attraversano l’Ucraina in direzione della Slovacchia, dove il gasdotto si ramifica in direzione della Repubblica Ceca e dell’Austria. I principali acquirenti di gas sono Ungheria, Slovacchia e Austria. 

Circa 14,65 miliardi di metri cubi (bcm) di gas sono stati forniti attraverso il gasdotto Sudzha nel 2023, ovvero circa la metà delle esportazioni di gas naturale russo in Europa.  Da notare che Sudzha, appena oltre il confine con l’Ucraina, è al centro di intensi combattimenti tra le forze ucraine e russe e non è chiaro chi controlli la città. 

Il gas russo è stato sostituito dalle importazioni di gas naturale liquefatto (LNG): gli Stati Uniti hanno aumentato la loro fetta di mercato di gas all’UE a 56,2 miliardi di metri cubi nel 2023, rispetto ai 18,9 miliardi di metri cubi del 2021, mentre la Norvegia ha aumentato la sua quota a 87,7 miliardi di metri cubi nel 2023 rispetto ai 79,5 miliardi di metri cubi del 2021. Altri fornitori sono i Paesi del Nord Africa, la Gran Bretagna e il Qatar. 

Scenario Tecnico a 1-2 Giornate 

Su grafico a barre da 30 minuti ci concentriamo sui livelli di supporto validi per le prossime 1-2 sedute e attualmente individuabili a 2.106/1155 e 2.069/2.077.

Entrambi i supporti costituiranno, fra stanotte e l’intera sessione di domani 14 agosto, punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di ulteriori arretramenti. Il contesto vede attivo un segnale rialzista che proietta un target a 2.299/304.

Il segnale tecnico è long sfruttando eventuali riavvicinamenti ai supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 2.150. Lo stop scatterebbe in caso di violazione di quota 2.069 con una chiusura su grafico a 30 minuti.

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