Dopo aver trascorso la sessione asiatica in una fascia ristretta sotto 1,0700, l’euro dollaro continua ancora la fase di lateralità. Il dollaro americano mantiene la sua posizione dopo i commenti aggressivi del presidente della FED Powell.
Il prezzo dell’euro dollaro ha subito pressioni ribassiste ed è scesa sotto 1,0700 nella tarda sessione americana di giovedì. Il fiber rimane relativamente tranquillo in questa ultima sessione settimanale, mentre le prospettive tecniche indicano un orientamento leggermente ribassista.
Giovedì, durante la partecipazione a un panel di politica monetaria organizzato dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), il presidente della FED Jerome Powell ha ribadito l’approccio della Banca Centrale dipendente dai dati. “Stiamo prendendo decisioni incontro dopo incontro, sulla base della totalità dei dati in arrivo e delle loro implicazioni per le prospettive dell’attività economica e dell’inflazione“, ha affermato.
Powell, tuttavia, ha osservato che non sono sicuri di aver raggiunto un orientamento politico “sufficientemente restrittivo” per portare l’inflazione al 2% nei giusti tempi. Questa dichiarazione ha dato una spinta al dollaro americano e ha fatto sì che l’euro dollaro continuasse la fase di lateralità.
Tuttavia, lo strumento FedWatch sta mostrando che il mercato sta ancora scontando una probabilità del 90% che la FED lasci invariato a dicembre il tasso di riferimento. Il posizionamento del mercato suggerisce che ci sarà più spazio per un rafforzamento del dollaro americano se altri funzionari adottassero un linguaggio simile.
In questa sessione, l’azionario oscilla in territorio negativo, riflettendo un atteggiamento prudente del mercato. Nel frattempo, i futures sugli indici azionari statunitensi sono visti in rialzo tra lo 0,08% e lo 0,29%. Nel caso in cui gli indici di Wall Street rimbalzassero dopo il calo di giovedì, il dollaro americano potrebbe avere difficoltà a continuare a rafforzarsi. D’altro canto, un cambiamento negativo nella propensione al rischio potrebbe pesare sul fiber.
È ormai il quarto giorno che il fiber è all’interno di una fase laterale, anche se si sta palesando un’inclinazione ribassista nelle prospettive a breve termine. Se l’euro dollaro non riuscirà a stabilizzarsi sopra 1,0680, gli orsi potranno prendere ancora più interesse. In questo scenario, il cambio potrebbe tentare di raggiungere i target di breve termine 1,0650 e il minimo di venerdì scorso 1,0615, vicino al livello annuale 1,0604.
Viceversa, con una chiusura sopra 1,0680 i tori prenderanno ancora più coraggio nel tentare di far diventare il livello chiave 1,0700 un supporto per tentare l’assalto al livello annuale 1,0741.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.