Le borse europee seguono un andamento vario, col Ftse 100 in lieve rialzo e il Ftse in declino, mentre l'Euro Stoxx 50 registra guadagni modesti. Tutto
Le borse europee seguono un andamento vario, col Ftse 100 in lieve rialzo e il Ftse in declino, mentre l’Euro Stoxx 50 registra guadagni modesti. Tutto ciò dopo una sessione altrettanto variegata in Asia, ove il Csi 300 si è mosso in ribasso, mentre lo Hang Seng e l’Asx sono riusciti a chiudere lievemente in positivo. Dopo le decisioni di politica monetaria attuate dalle banche centrali nel corso della settimana, i mercati stanno assumendo un atteggiamento attendista, seguendo il vertice del G20 in Germania nella speranza di ottenere qualche segnale su una guerra commerciale mondiale e l’innalzamento delle barriere al commercio. I titoli delle società minerarie continuano a salire, mentre il prezzo del greggio prosegue la sua corsa al rialzo, sebbene il Wti sia ridisceso dai massimi precedentemente toccati per assestarsi intorno ai 49$ al barile.
A gennaio, la produzione del settore edilizio dell’Eurozona è diminuita del 2,3% mensile dopo avere già ceduto lo 0,6% a dicembre. Il dato annuale scende dal 3,0% di dicembre al -6,2% di gennaio. La flessione può essere attribuita al rigidio inverno, dato che l’andamento generale del settore delle costruzioni rimane positivo. In alcuni paesi, ad esempio la Spagna, il mercato immobiliare è in ripresa dopo il crollo subito a causa della crisi finanziaria, grazie alla politica più che accomodante della Bce che, al contempo, sostiene una forte domanda in paesi altri paesi, come la Germania.
Nowotny, un membro della Bce, ha dichiarato che il tasso sui depositi potrebbe aumentare prima del tasso repo. Nel corso di un’intervista col quotidiano tedesco Handelsblatt, il governatore della banca centrale austriaca ha affermato che la strategia della Bce per l’uscita dalla politica ultraespansiva potrebbe essere differente da quella della Fed, che pose fine all’acquisto dei titoli. Tale soluzione potrebbe non andare bene per l’Europa. Inoltre, secondo Nowotny, non si dovrebbe procedere a un innalzamento simultaneo di tutti i tassi di interesse. L’intervista di Nowotny giunge nel mezzo della discussione sulla strategia di uscita dalla politica espansiva e del dibattito sul successore di Draghi. Tali temi impensieriscono i mercati valutari, evidenziando la loro sensibilità alle ipotesi di innalzamento dei tassi. Ciò rafforza la decisione di Draghi di non apportare significative modifiche al linguaggio della Bce, lasciando intendere una posizione di maggiore neutralità in politica monetaria.
Dopo l’incontro col ministro delle Finanze tedesco Schäuble, il segretario del Tesoro degli Stati Uniti Mnuchin ha prounciato un forte discorso sul dollaro e su una varietà di altri argomenti. Mnuchin ha dichiarato che l’apprezamento del dollaro “è positivo nel lungo peroodo” e segnala una crescente fiducia in questa valuta di riserva. Tuttavia, è importante che i paesi non manipolino le valute. Mnuchin ha concordato con Schäuble che Stati Uniti e Germania devono collaborare all’equilibrio dei commerci e allo stimolo della crescita. Mnuchin ha poi sottolineato come l’attenzione degli Stati Uniti si concentri sulla crescita che, a suo parere, potrebbe raggiungere il 3% con un sistema tributario più semplice, tagliando le tasse sulla classe media e compatibilmente con la crescita mondiale. Mnuchin ha, infine, affermato che non è ancora stata presa alcuna decisione riguardante l’imposta sulle importazioni e che Trump crede nel commercio libero ed equo e negli accordi bilaterali.