Il prezzo del petrolio greggio WTI fa i conti con il supporto a 66,5 dollari mentre il gas naturale è riuscito a reggere la pressione di vendita.
Ancora un arretramento per il prezzo del petrolio greggio WTI, sul margine inferiore della fascia laterale che abbiamo tracciato tra i 66 e i 70 dollari al barile. Dal momento che il prezzo continua a testare i supporti intermedi, non stupirebbe un definitivo break-out verso i 65 dollari al barile già in settimana.
Quanto al gas naturale, dopo il test del supporto a 4 dollari abbiamo assistito a un recupero, come previsto nella giornata di ieri. Le quotazioni rimangono tutto sommato stabili anche per questa materia prima, con prospettive di consolidamento sopra i 4 dollari tondi.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il prezzo del petrolio greggio WTI segna esattamente 66,5 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 4,08 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI aveva subito una prima accelerazione ieri, dopo la fine della tregua a Gaza. Ben presto, il rialzo è stato però riassorbito e il petrolio greggio WTI ha perso quota fino a ritestare il supporto intermedio di 66,5 dollari al barile.
L’andamento tecnico rimane stabile, ma la pressione di vendita potrebbe proseguire per infrangere definitivamente il supporto sopra citato. In quello scenario, i ribassi potrebbero proseguire anche fino al target successivo di 65 dollari al barile, prima di una stabilizzazione.
Guardando invece all’ipotesi rialzista, mi sento di limitare ancora a 70 dollari l’estensione dei rialzi. Difficilmente il prezzo del petrolio greggio WTI sarà in grado di estendere l’allungo oltre questo target, perché la pressione di vendita potrebbe rivelarsi eccessiva. In caso di break-out già in settimana, potremo però estendere le previsioni alle resistenze intermedie successive posizionate a 72 e 73,5 dollari al barile.
Il supporto a quota 4 dollari tondi per il gas naturale ha dato prova di poter reggere la pressione di vendita. Nuovi test potrebbero susseguirsi nel corso della settimana, ma ritengo più plausibile un consolidamento sopra questa soglia oppure oltre la resistenza di 4,2 dollari, già testata nella giornata di ieri.
Le prospettive rialziste per il prezzo del gas naturale vedono la commodity sopra i 4,3 dollari e poi verso i massimi relativi a 4,5 dollari. Ulteriori rialzi verso i 5 dollari andrebbero invece esclusi dopo le recenti stabilizzazioni.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.