Slitta la presentazione al Senato della manovra economica 2019, la Commissione bilancio si riunirà a partire da domani per iniziare i lavori. Giallo sulla notizia che vuole il premier Conte dimissionario senza accordo.
La manovra economica tornerà martedì 18 dicembre in Commissione bilancio al Senato alle 9.30, mentre le sedute di oggi sono state tutte annullate.
La decisione è stata presa dai capigruppo della commissione al termine di una riunione convocata subito dopo il vertice del Governo giallo – verde di ieri sera. La Commissione bilancio ha anche chiesto lo slittamento del passaggio in Senato della legge di bilancio, inizialmente previsto per le ore 17 di domani. E probabile, a questo punto, che il Senato si riunirà giovedì 20 o venerdì 21 dicembre.
Prima di riunirsi a Palazzo Chigi per il vertice straordinario di Governo, il Presidente del consiglio Giuseppe Conte, e i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, si sono incontrati in riunione ristretta, in cui Conte ha fatto da pompiere gettando acqua sul fuoco.
Il primo risultato che Conte ha ottenuto è la rimodulazione dell’ecotassa sulle auto con motori più inquinanti.
Più difficile trovare invece un accordo sugli ulteriori 3 miliardi di taglio richiesti dalla Commissione UE per evitare la procedura di infrazione.
Secondo fonti di stampa, il presidente Conte avrebbe messo sul tavolo addirittura le sue dimissioni nel caso in cui si dovesse arrivare alla procedura UE.
La Lega smentisce la minaccia di dimissioni di Conte e parla di totale accordo, ma di fatto la riunione è durata dalle 21.30 all’1 del mattino, segno di una difficoltà nel trovare un punto di incontro tra M5S e Lega.
I tre miliardi di euro devono essere tagliati dalle misure pilastro del Patto di governo giallo – verde, anche se un’altra ipotesi parla di fondi che saranno presi tra le pieghe di bilancio.
Mentre la strada per trovare questi fondi appare in salita e tortuosa, su altre misure minori sembra esserci l’accordo.
Trovato l’accordo, quindi, sull’ecotassa voluta dal M5S che si applicherà solo alle auto extralusso e ai Suv: sono salve le auto di piccola cilindrata.
Chi acquisterà auto elettriche o ibride (motore a combustione più elettrico) riceverà un ecobonus fino a 6 mila euro.
Il Movimento cinque stelle ottiene anche il taglio alle cosiddette “pensioni d’oro”, che arriverà addirittura fino al 40% dell’attuale retribuzione pensionistica. I fondi verranno dirottati su “opzione donna”.
Trovati anche i soldi per mettere una toppa alle buche di Roma, ma non per quelle del resto d’Italia, e i soldi per le metro della Capitale d’Italia.
Tagliati i premi Inail per un totale di 600 milioni risparmiati; la Lega incassa l’innalzamento per i sindaci della soglia sugli appalti diretti da 40 mila euro a 600 milioni di euro.
Il bonus cultura non si applicherà più ai cinema e ai concerti, probabilmente per l’abuso che si è fatto del bonus cultura dirottato su eventi che di culturale avevano ben poco.
Questi i primi dettagli sulla manovra economica italiana, che così come è dovrebbe approdare in Commissione bilancio al Senato domani.
Nelle prossime ore verranno diffusi ulteriori dettagli sulla manovra finanziaria, ad esempio le partite IVA si domandano che fine abbia fatto l’innalzamento del tetto al regime forfettario, da 30 mila euro lordi annui a 65 mila euro lordi annui.
Per concludere un aggiornamento dai mercati e dalla Borsa di Milano in particolare. A metà mattinata l’indice FTSE MIB perde lo 0,20%, in recupero rispetto alle ore precedenti.
Il differenziale tra i BTP Italia e i Bund tedeschi a 10 anni è a 270 punti base, in risalita rispetto ai 266 punti base di questa mattina.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.