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Le borse europee seguono un andamento vario: Milano registra i risultati migliori

Pubblicato: Dec 22, 2016, 16:58 GMT+00:00

Con i volumi sempre più scarsi all'approssimarsi del Natale, le borse europee si sono in gran parte mosse in lieve ribasso. Sia il Dax sia il Ftse 100

Le borse europee seguono un andamento vario: Milano registra i risultati migliori

Con i volumi sempre più scarsi all’approssimarsi del Natale, le borse europee si sono in gran parte mosse in lieve ribasso. Sia il Dax sia il Ftse 100 hanno subito perdite molto modeste. In Italia, il Mib registra l’andamento migliore con un rialzo dello 0,33%, mentre si spera nel piano di salvataggio del Monte dei Paschi. Tuttavia, sebbene il Dax e il Ftse 100 rimangano a quotazioni elevate, gli investitori paiono riluttanti a spingere più in alto i due indici, come negli Stati Uniti, ove il Dow Jones sta ancora tentando di rompere l’attesa quotazione di 20000. Nell’Asia-Pacifico, lo Asx è riuscito a prolungare il suo rialzo natalizio, mentre gli altri mercati hanno chiuso in ribasso. Alla borsa di Hong Kong, i titoli del settore immobiliare sono rimasti sotto pressione. Il prezzo del petrolio continua a diminuire a seguito dei dati pubblicati nella giornata di mercoledì, che hanno rilevato un aumento delle scorte superiore alle previsioni.

Per la seconda giornata consecutiva, il prezzo del petrolio è diminuito, con una modesta estensione della contrazione provocata dall’inatteso aumento delle scorte negli Stati Uniti durante l’ultima settimana. Inoltre, la Libia ha annunciato che immetterà sul mercato altri 270000 barili di greggio al giorno dopo avere dichiarato, all’inizio della settimana, la riapertura di due campi petroliferi. In tal modo, la produzione della Libia, recentemente raddoppiata, dovrebbe crescere di altri 600 barili al giorno. Al momento, il Wti è sui 52,28$, due centesimi al di sopra del minimo: tale quotazione segna il prezzo più basso delle ultime due sessioni. Rispetto alla scorsa settimana, i prezzi sono aumentati del 2,8% e del 9,1% in confronto col mese passato. Tale incremento riflette l’impegno a ridurre l’offerta affermato dall’Opec e da altri paesi produttori che non fanno parte del cartello.

Weidmann, il governatore della Bundesbank, teme che la pressione possa indebitamente ritardare l’innalzamento dei tassi da parte della Bce. Nel corso di un’intervista con la Wirtschaftwoche, Weidmann si è dichiarato preoccupato dalla possibilità “che in caso di politiche di bilancio errate, la politica monetaria finisca col subire la pressione di rinviare un innalzamento dei tassi di interesse anche se una manovra restrittiva sarebbe necessaria.” Considerato il percorso seguito finora dalla Bce, questa è una preoccupazione più che giustificata, dato che le politiche di Draghi paiono mosse dall’obiettivo di mantenere bassi i rendimenti dei titoli di Stato dei paesi periferici dell’Eurozona.

In Italia, i dati sulle vendite al dettaglio superano le attese

In Italia, le vendite al dettaglio di ottobre sono risultate migliori delle aspettative: il dato segna l’1,2%, in netto rialzo dal -0,5% del mese precedente. L’evidente miglioramento all’inizio del quarto trimestre si lega strettamente a quelli osservati nello stesso periodo in Germani e Francia e rafforza le aspettative di un accelerazione della crescita del Pil nel quarto trimestre in tutta l’Eurozona. I consumi rimangono tra i fattori principali di tale miglioramento, mentre l’inflazione torna ad aumentare.

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