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L’aumento del prezzo del petrolio spinge gli asset a maggiore rischio

Pubblicato: Dec 28, 2016, 14:41 GMT+00:00

La maggior parte delle borse europee si è mossa in ribasso. I mercati dell'Eurozona registrano andamenti peggiori delle altre piazze. Dopo avere raggiunto

L’aumento del prezzo del petrolio spinge gli asset a maggiore rischio

La maggior parte delle borse europee si è mossa in ribasso. I mercati dell’Eurozona registrano andamenti peggiori delle altre piazze. Dopo avere raggiunto nuovi massimi annuali nella giornata di martedì, il Dax è in leggera correzione. Dopo la riapertura seguita alle festività natalizie, il Ftse 100 mantiene modesti guadagni. Nella giornata di oggi, il Dax potrebbe correggere, ma l’indice continua a dirigersi a chiudere l’anno in netto rialzo dopo che Draghi è riuscito a ravvivare i mercati confermando che la Bce proseguirà con l’acquisto di asset nel 2017. Nella notte, i mercati asiatici hanno sperimentato un andamento vario. In Giappone, lo borsa ha chiuso con lievi variazioni, mentre le piazze della Cina continentale rimangono sotto pressione. Tuttavia, alla riapertura dopo il Natale, lo Hang Seng e, in particolare, l’Asx sono riusciti a muoversi in netto rialzo. L’ASx ha chiuso a massimi non segnati dall’agosto del 2015. Negli Stati Uniti, i future si muovono in rialzo, mentre il prezzo del petrolio è riuscito a recuperare le perdite iniziali, con il Wti che continua ad avanzare oltre i 54$ al barile. In Italia, i dati sulla fiducia sono stati sorprendenti, mentre si registra delusione per i mutui nel Regno Unito.

Il Wti continua a salire, toccando i 54,26$. Il massimo è stato raggiunto il 12 dicembre a 54,48$ al barile, che rappresentano il picco degli ultimi sedici mesi e il prossimo obiettivo al rialzo. La speranza che, all’inizio del 2017, l’Opec attui l’accordo sulla riduzione della produzione ha sostenuto il mercato petrolifero. Tuttavia, rimane da vedere quanto a lungo e con quale partecipazione l’intesa terrà. Nel frattempo, nella serata di oggi, l’Api pubblicherà i suoi dati sulle scorte, che dovrebbero mostrare una riduzione di 1,5 milioni di barili.

In Italia, la fiducia supera le aspettative

In Italia, i dati sulla fiducia sono risultati migliori delle aspettative, con la fiducia dei consumatori che, a dicembre, balza da 108,1 a 111,1 e quella del settore manifatturiero che sale da 102,2 a 103,5. L’esito del referendum può avere condotto alle ennesime dimissioni di un governo e, per il momento, ha annullato ogni speranza di riforma del sistema, ma non pare avere intaccato l’ottimismo di produttori e consumatori. Inoltre, con Draghi che continua a dare il proprio aiuto a un paese caratterizzato da elevati livelli di debito pubblico e privato, l’impegno della Bce ad acquistare titoli di Stato nel 2017 dovrebbe avere contribuito nettamente al rinnovato miglioramento dei dati.

Nel Regno Unito, i mutui approvati dalla Bba sono stati meno delle aspettative, per un totale, a novembre, di 40,7mila. Il dato di ottobre è stato corretto leggermente in negativo da 40,9mila a 40,8mila. La lettura fornisce un ulteriore segnale del rallentamento del mercato immobiliare, sebbene la maggior parte delle previsioni dia il prezzo delle abitazioni in aumento nel prossimo anno. A Londra, il mercato delle abitazioni di lusso è già stato colpito dalle conseguenze del Brexit e, nei quartieri più richiesti, i prezzi sono scesi più del 10%. Qualora le società di servizi per la finanza dovessero trasferirsi per mantenere i diritti di passaporto quando il Regno Unito uscirà dall’UE, tale processo potrebbe subire un’accelerazione.

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