I mercati di tutto il mondo si muovono in ribasso, trascinati dalla bocciatura della riforma sanitaria di Trump, che pone in dubbio l'approvazione delle
I mercati di tutto il mondo si muovono in ribasso, trascinati dalla bocciatura della riforma sanitaria di Trump, che pone in dubbio l’approvazione delle misure di crescita. Pertanto, anche le borse europee seguono un andamento negativo. In Asia, il declino ha avuto inizio in Giappone, ove i titoli delle imprese esportatrici sono stati spinti in ribasso dall’apprezzamento dello yen. In Europa, nonostante i dati migliori delle aspettative dell’indice Ifo, il Dax non è riuscito a muoversi in rialzo, mentre il Ftse è stato trascinato in ribasso dal deprezzamento della sterlina. Negli Stati Uniti, le borse scendono a causa dell’avversione al rischio.
Nel corso della giornata, la sterlina ha guadagnato lo 0,7% sul dollaro e lo 0,2% sull’euro. La Banca d’Inghilterra ha annunciato che condurrà uno stress test “esplorativo” sulle sette principali banche del Regno Unito, previsto in concomitanza con l’avvio dei negoziati sulla Brexit. Gli scenari dello stress test includono un crollo del 33% del prezzo delle abitazioni e un balzo del tasso di disoccupazione al 9,5%.
A marzo, l’indice Ifo sulla fiducia in Germania è balzato a 112,3, un risultato di gran lunga superiore alle aspettative che segna il massimo dal luglio del 2011. Il dato di febbraio è stato corretto in positivo da 111,0 a 111,1 e costituisce un segnale di come gli indicatori delle condizioni attuali e quelli delle aspettative future vadano notevolmente migliorando, sostenuti soprattutto da un settore industriale in costante crescita. L’Ifo del quarto trimestre del 2016 segnava 110,7, quello del primo trimestre del 2017 è a 111,1. Con i dati migliori delle aspettative degli indici dei direttori degli acquisti pubblicati nella scorsa settimana, il risultato indica una polarizzazione positiva delle previsioni sul Pil del primo trimestre e rafforza la posizione dei falchi della Bce.
Alle elezioni in Saarland, Merkel riporta una prima vittoria su Schulz in quello che pare un primo test del confronto elettorale di settembre. In Saarland, nonostante l’entusiasmo per Schulz diffuso in tutta la Germania, il candidato socialdemocratico non è riuscito a sconfiggere l’avversario della Cdu.
Al contrario, la Spd di Schulz ha registrato un calo dei consensi. Non essendo riusciti a superare la soglia di sbarramento del 5%, i Verdi sono rimasti fuori dal parlamento locale, mentre la destra di AfD ha ottenuto il 6,2%. Un’amara sconfitta per Schulz, che spera di battere Merkel a settembre, la cui campagna elettorale trae naturalmente vantaggio dal risultato in Saarland, che potrebbe essere la prima di altre vittorie.