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La crisi economico-sanitaria in corso potrebbe favorire Bitcoin? Analisi

Pubblicato: May 06, 2020, 09:07 GMT+00:00

La crisi economico-sanitaria in corso potrebbe favorire Bitcoin? L'analisi alla luce dei fattori oggettivi che potrebbero rallentare la ripresa dell'economia reale mondiale.

Bitcoin

Da alcuni giorni il prezzo del bitcoin ha superato in termini di ripresa, dopo il sell-off di metà marzo, l’indice S&P 500. Il bitcoin come sta accadendo anche per il prezzo dell’oro sembra recuperare dimostrando maggiore resilienza in questa fase di forte crisi economico-sanitaria.

Alcuni segnali indicano chiaramente che la ripresa è in atto perché le economie riaprono pian piano e di conseguenza i consumi risalgono generando quella necessaria domanda di beni e servizi che muove l’economia in ogni comparto.

Secondo Pantera Capital, venture capital del settore blockchain, questa ripresa non sarà a V, ma spalmata nel tempo e presenta ancora molte incognite nell’immediato futuro.

L’analisi è di Dan Morehead, Ceo di Pantera Capital. Egli presenta alcune motivazioni a sostegno della sua tesi e spiega perché una lenta ripresa dell’economia reale potrebbe favorire la crescita di valore del bitcoin e di conseguenza di tutto il settore criptomonete.

La tesi di Dan Morehead sul prezzo del bitcoin

Primo punto a favore del bitcoin c’è il rimbalzo del suo valore che è ad oltre il +23% su base annua dopo il sell-off del 12-13 marzo scorso.

Secondo il Ceo di Pantera Capital, inoltre, da una prospettiva della Teoria del Portafoglio, se hai un asset che va su nella peggiore crisi del secolo, “dovresti averlo nel tuo portafoglio” scrive.

Egli nell’analisi presenta vari punti critici riferiti all’economia degli Stati Uniti, aspetti che riguardano l’economia reale e che potrebbero favorire le criptovalute. Tuttavia tali aspetti si potranno benissimo estendere non solo all’economia italiana ma a quella globale e leggendoli non sarà difficile ritrovarci la condizione di grossa parte del mondo:

  1. Molte famiglie hanno una economia seriamente danneggiata dalla crisi.
  2. Molte piccole imprese nel settore della ristorazione e anche i bar potrebbero chiudere in modo definitivo.
  3. L’economia riprende per gradi e i grandi poli produttivi come l’automotive riprendono a stento, perché i fornitori hanno difficoltà a riaprire anche a causa delle difficoltà di liquidità che ora hanno: alcuni potrebbero non riaprire più. Senza contare, aggiungiamo, le difficoltà derivanti dal dover necessariamente lavorare a personale ridotto per creare il distanziamento interpersonale.
  4. Quando le persone potranno tornare a volare, a viaggiare in treno e sugli autobus come prima?
  5. Molte persone avranno difficoltà a tornare a lavorare prima che le scuole e gli asili nido riaprano.

Su quest’ultimo punto, riferendosi agli USA, Morehead è netto: “Non puoi far ripartire l’economia prima di far ripartire le scuole”.

L’impreparazione delle società

Secondo il Ceo di Pantera Capital le società non hanno ancora capito che dovranno convivere a lungo con il virus e questo terrà l’economia piatta.

Secondo la sua analisi la crisi economica in atto ha creato una L al ribasso del prodotto interno lordo globale (GDP).

La politica monetaria

All’impreparazione delle società e alla non presa di consapevolezza di come sarà davvero il futuro nei prossimi mesi, va aggiunta la risposta della politica monetaria messa in atto dalle banche centrali: stampa di carta moneta.

Da 25 anni a questa parte, dice Morehead, siamo in una politica monetaria ZIRP (Zero interest rate policy): una politica monetaria a zero interessi.

Le banche centrali non hanno altri strumenti per affrontare le crisi se non quello di stampare altra moneta attraverso strumenti come il quantitative easing.

E anche la politica fiscale dei Paesi secondo Morehead è inefficace.

Ed infine

L’acquisto da parte delle banche centrali non solo del debito degli stati (i titoli di Stato), ma anche di quelli delle aziende o l’acquisto di azioni da parte della Fed come collaterale per il dollaro, secondo Morehead sono tutte soluzioni non buone.

Ecco perché egli suggerisce di avere nel portafoglio bitcoin.

Il report integrale di Pantera Capital.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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