Le borse europee seguono un andamento vario, ma in gran parte in rialzo. Il Ftse 100 rappresenta una notevole eccezione, poiché registra un lieve rialzo
Le borse europee seguono un andamento vario, ma in gran parte in rialzo. Il Ftse 100 rappresenta una notevole eccezione, poiché registra un lieve rialzo grazie al deprezzamento della sterlina. Gli investitori continuano a mostrare prudenza in attesa della decisione della Fed sulla politica monetaria, prevista per la giornata di domani. In Asia, le borse sono già andate a consolidare, con il Nikkei che chiude in ribasso dello 0,12% e l’Asx che guadagna un modesto 0,03%. Negli Stati Uniti, i future sulle azioni si muovono in ribasso, mentre il prezzo del petrolio segna un aumento giornaliero.
La coppia GBP/USD ha toccato il nuovo minimo delle ultime otto settimane, trascinata in ribasso dalla decisione della Camera dei Comuni di respingere gli emendamenti proposti dalla Camera dei Lord al provvedimento del governo sulla Brexit. Nelle intenzioni dei pari, qualora il recesso del Regno Unito dall’UE fosse stato attuato senza un nuovo accordo commerciale, il governo avrebbe dovuto ottenere l’approvazione del parlamento. La bocciatura della proposta dei lord significa che il governo è ora libero di proseguire con l’attuazione dell’art. 50 del TUE e di recedere dall’Unione Europea alle condizioni del Wto.
Nicola Sturgeon, la leader del Partito Nazionale Scozzese, ha confermato che indirà un referendum sull’indipendenza della Scozia, da tenersi tra l’autunno del 2018 e gli inizi del 2019, quando i termini del recesso del Regno Unito dall’UE saranno più chiari.
A gennaio, la produzione industriale dell’Eurozona è aumentata dello 0,9% mensile dopo avere ceduto l’1,2% a dicembre. Il rimbalzo è stato superiore alle aspettative, ma al di sotto delle previsioni elaborate da Bloomberg sulla base dei diversi dati sugli Stati membri. Il tasso annuo è sceso dal 2,5% allo 0,6%. Le cifre sono volatili e la tendenza trimestrale rimane allo 0,9%, invariata da dicembre e novembre Considerato il miglioramento degli indici della fiducia, i dati rimangono coerenti con la ripresa dell’economia dell’Eurozona.
In Germania, l’indice Zew della fiducia degli investitori sale dal 10,4 di gennaio al 12,8 di febbraio. Il risultato è lievemente inferiore alle previsioni di Bloomberg, ma sta pur sempre a indicare che, nonostante l’incertezza freni ancora gli investimenti, il numero di quanti guardano con ottimismo all’economia continua ad aumentare. L’indice delle condizioni attuali segna un incremento da 77,3 a 76,4. I dati segnalano che la ripresa della Germania e dell’Eurozona sta continuando.
L’attenzione dei mercati si concentra sulla riunione del Fomc nella giornata di mercoledì, durante la quale i tassi dovrebbero venire aumentati di altri 25 punti base, dallo 0,75% all’1,00%. Questa sarebbe la terza manovra restrittiva e le ultime dichiarazioni dei membri della Fed suggeriscono che il processo di normalizzazione potrebbe essere avviato già nel corso di quest’anno. A ogni modo, al momento il fattore di maggiore interesse è capire se nel 2017-2018 la Fed manterrà le tre manovre restrittive annunciate a dicembre o ne aggiungerà una quarta.