Il Governatore del U.S. Fed Jerome Powell incontra il presidente Usa Donald Trump e questi chiede di portare il dollaro a ‘tassi negativi’.
Il presidente degli Usa Donald Trump e il governatore del US Fed Jerome Powell si sono incontrati alla presenza del segretario al Tesoro Steven Mnuchin alla Casa Bianca. L’incontro non ha riguardato ufficialmente la politica monetaria, ma si è trattato di un colloquio dedicato all’economia americana.
Tuttavia Donald Trump su Twitter scrive:
“Al mio incontro con Jay Powell questa mattina, ho protestato per il fatto che il nostro Fed rate è impostato a un livello alto rispetto al livello del tasso di altre nazioni competitor. Infatti, il nostro tasso d’interesse potrebbe essere più baso di tutti gli altri (noi siamo gli U.S.). Il dollaro troppo forte danneggia i produttori e la crescita!”
Di tono differente, invece, il tweet scritto subito dopo l’incontro, in cui Trump ha usato un tono meno aggressivo nei confronti del governatore del Federal Reserve System.
“Appena terminato un ottimo e cordiale incontro con Jay Powel del Federal Reserve alla Casa Bianca. Abbiamo discusso di tutto incluso il tasso di interesse, gli interessi negativi, la bassa inflazione, easing, della forza del dollaro e il suo effetto sulla produzione industriale, del commercio con la Cina, la Ue e altri, ecc.”
In uno stringato comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale dello US Fed, viene confermato l’incontro tra il governatore Powell, Trump e il segretario al Tesoro, e si aggiunge che tale riunione è avvenuta su invito del presidente degli Stati Uniti.
Durante l’incontro si è discusso di “economia, crescita, occupazione e inflazione”.
Jerome Powell ha ripetuto sostanzialmente quanto aveva detto in audizione al Congresso la scorsa settimana. Powell non ha parlato delle sue aspettative per la politica monetaria, eccetto per sottolineare che il percorso della politica monetaria dipenderà completamente da quanto accadrà nell’economia reale. Il riferimento qui è all’accordo con la Cina, ma anche agli altri contenziosi che Donald Trump ha aperto con altri alleati in giro per il mondo.
E il comunicato si conclude confermando che:
“Il presidente Powell ha affermato che lui e i suoi colleghi del Federal open market committee stabiliranno la politica monetaria, come richiesto dalla legge, per sostenere la massima occupazione e prezzi stabili e prenderanno tali decisioni esclusivamente sulla base di una attenta analisi obiettiva e non politica.”
E facile intuire, quindi, che alle richieste di Trump di portare il tasso di interesse del dollaro a livelli negativi, Powell abbia risposto che l’autonomia della Fed non si tocca.
La Borsa di New York ha chiuso in sostanziale parità ieri, con il Dow Jones a 28.036,22 punti e a ruota anche lo S&P 500 ha chiuso con un lievissimo incremento a 3.122,03 punti. Anche il Nasdaq 100 ha chiuso in parità e così anche lo S&P 100.
Nell’indice S&P 500 il comparto beni di consumo per gli uffici è andato bene con un +0,54%, mentre il settore energia ha ceduto l’1,33%.
Tra i migliori titoli azionari da segnalare la performance di Walt Disney +2,06%, di United Health +1,30%, di Nike +1,21% e di Wal-Mart del +1,13%.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.