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Gli investitori attendono le decisioni della Bce, i dati sulle buste paga dei settori non agricoli degli Stati Uniti e la manovra restrittiva della Fed

Pubblicato: Mar 08, 2017, 12:30 GMT+00:00

Le borse europee rimangono praticamente invariate, riflettendo l'assenza di direzione di Wall Street e dei mercati dell'Asia-Pacifico. Gli investitori

Gli investitori attendono le decisioni della Bce, i dati sulle buste paga dei settori non agricoli degli Stati Uniti e la manovra restrittiva della Fed

Le borse europee rimangono praticamente invariate, riflettendo l’assenza di direzione di Wall Street e dei mercati dell’Asia-Pacifico. Gli investitori hanno adottato un atteggiamento attendista in attesa dell’annuncio della Bce nella giornata di giovedì, dei dati sulle buste paga dei settori non agricoli degli Stati Uniti, che verranno pubblicati nella giornata di venerdì e dell’annuncio della Fed, previsto per mercoledì prossimo. Le elezioni nei Paesi Bassi, che si terranno mercoledì, rappresentano un ulteriore fattore all’attenzione dei mercati. Il mercato valutario rimane praticamente invariato, a parte per il deprezzamento della sterlina. La possibile stagnazione e il difficile avvio dei negoziati sul recesso del Regno Unito dall’UE pesano sulla valuta britannica. Il rendimento dei Bund tedeschi a dieci anni è salito di 4,7 punti base all’1,002%, più che doppiando il declino subito nella giornata di ieri. Il rendimento dei Gilt britannici a dieci anni è aumentato di 2,8 punti base.

Sorpresa per il disavanzo commerciale della Cina

In Cina, i dati sul commercio hanno rivelato uno dei primi disavanzi degli ultimi dodici mesi. A febbraio, le esportazioni denominate in yuan sono aumentate del 4,2% annuo, mentre le importazioni sono cresciute del 44,7% annuo.  In dollari, l’incremento delle esportazioni è stato del 38%.

Il Pil del Giappone del quarto trimestre è stato corretto in lieve aumento dall’1,0% all’1,2%. Il prodotto interno lordo è cresciuto esattamente come nel terzo trimestre, dopo l’incremento del 2,2% nel secondo trimestre e la contrazione all’1,9% nel primo trimestre. La revisione del quarto trimestre è risultata inferiore alle previsioni. Nel quarto trimestre, la crescita dei consumi è rimasta invariata.

In Svizzera, l’indice dei prezzi al consumo di febbraio è salito allo 0,6%, il dato più elevato dal marzo del 2011. La previsione media dava un incremento dallo 0,3% a gennaio allo 0,4% di febbraio. In Svizzera, l’aumento del prezzo dell’energia, unito alla relativa stabilità del cambio tra franco svizzero ed euro, hanno provocato una ripresa dell’inflazione. Su base mensile, a febbraio l’indice dei prezzi al consumo è salito dallo 0,0% allo 0,5%.

In Germania, la produzione industriale ha superato le aspettative, aumentando del 2,8% a fronte del previsto 2,7%. Il dato segna l’espansione più ampia dal emse di agosto e segue la contrazione corretta al rialzo al 2,4% di dicembre. Dopo i deludenti dati sugli ordini del settore manifatturiero, il risultato permette alle autorità di politica economica di tirare un sospiro di sollievo. Negli ultimi tre mesi, gli ordini del settore manifatturiero sono stati estremamente volatili, contraendosi nettamente a novembre prima di rimbalzare a dicembre per poi ridiscendere a gennaio. Si ipotizza che la contrazione subita dalla produzione industriale a dicembre sia stata causata da fattori estemporanei, tra cui la chiusura di alcune fabbrica a causa del freddo.

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