Mentre il dollaro continua a muoversi in rialzo, i mercati europei seguono un andamento vario all'avvio di quella che sarà una settimana colma di dati
Mentre il dollaro continua a muoversi in rialzo, i mercati europei seguono un andamento vario all’avvio di quella che sarà una settimana colma di dati sugli indici dei direttori degli acquisti e sull’occupazione. Spinte dall’ottimismo del rapporto Tankan sul Giappone, le borse asiatiche si sono in gran parte mosse in rialzo. In Cina e a Taiwan, i mercati erano chiusi per festività. L’Asx si è mosso in lieve ribasso. Il secondo trimestre inizia con una settimana ricca di dati e i mercati attendono il vertice tra Trump e Xi Jinping in cerca di indicazioni sul futuro delle relazioni commerciali. Alla fine della settimana, l’attenzione si concentrerà sui dati sull’occupazione negli Stati Uniti e sui verbali della Bce e del Fomc. Il greggio si muove in lieve ribasso: tuttavia, dopo il notevole aumento della scorsa settimana, il Wti si mantiene al di sopra dei 50$ al barile.
Nell’Eurozona, la disoccupazione è scesa dal 9,6% di gennaio al 9,5% di febbraio, tasso che rappresenta il nuovo minimo degli ultimi otto anni e corrisponde alle previsioni. La Germania rimane il fattore principale della riduzione della disoccupazione, ma la situazione del mercato del lavoro migliora anche in Spagna, Portogallo e Italia. Il calo della disoccupazione è un ulteriore segnale della generale ripresa dell’economia dell’Eurozona.
Secondo i dati del governo di Pechino, nel mese di marzo, l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero cinese è cresciuto più del previsto. Il dato ufficiale segna, infatti, un incremento dal 51,6 di febbraio al 51,8 di marzo a fronte del 51,6 previsto.
In Giappone, il mese di marzo ha visto un’espansione dell’attività manifatturiera, ma inferiore alle aspettative. L’indice Markit Nikkei definitivo dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero scende dal 53,3 di febbraio al 52,4 di marzo, dato inferiore alla lettura preliminare di 52,6. Il dato definitivo sugli ordini di esportazioni è 51,9, in calo rispetto al 54,3 di febbraio e inferiore al 52,7 atteso.
Nel Regno Unito, l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero di marzo ha deluso le aspettative, scendendo dal 54,5 di febbraio – lettura corretta in lieve ribasso – a 54,2. Il dato previsto era di 54,9. Secondo Markit, l’andamento generale del settore è ancora “solido”: la crescita della produzione e i nuovi ordini sono, infatti, rimasti al di sopra delle loro rispettive medie di lungo periodo
L’indice dei direttori degli acquisti dell’Eurozona si è confermato a 56,2, superando le previsioni. Il dato evidenzia un andamento del primo trimestre ampiamente positivo e dovrebbe influire sulla posizione della Bce. I dati sull’inflazione nell’Eurozona diffusi nella scorsa settimana sono risultati inferiori alle aspettative e l’Eurotower ha praticamente annullato le ipotesi dei mercati su una possibile inversione della politica monetaria da espansiva a restrittiva.