Con i mercati tiepidi, le borse europee si muovono in lieve ribasso. Il Dax ha trascorso una settimana caratterizzata da volatilità, raggiungendo il
Con i mercati tiepidi, le borse europee si muovono in lieve ribasso. Il Dax ha trascorso una settimana caratterizzata da volatilità, raggiungendo il massimo storico al di sopra di quota 12900 per poi correggere tra quota 12700 e quota 12800. L’Euro Stoxx 50 è stato trascinato in ribasso dai dati contraddittori degli indici dei direttori degli acquisti, che indicano un rallentamento della crescita. Il Ftse 100 subisce la pressione dell’apprezzamento della sterlina e dai toni da falco impiegati da Forbes, un membro della Banca d’Inghilterra, nelle sue dichiarazioni. Il Csi si è mosso nuovamente in rialzo, chiudendo con un guadagno dello 0,91%. Con la stabilizzazione del prezzo del petrolio al di sotto dei 43$, gli investitori sono rimasti prudenti e le borse degli Stati Uniti hanno seguito un andamento vario.
In Francia, il Pil del primo trimestre è stato corretto in rialzo dallo 0,4% trimestrale dell’ultima stima allo 0,5% trimestrale. Il tasso annuo sale all’1,1%. Ciò significa che la crescita è rimasta praticamente invariata dallo 0,5% trimestrale del quarto trimestre del 2016. L’economia francese si muove, dunque, lungo una traiettoria migliore del previsto, specialmente se si considera che la prima lettura avanzata mostrava una crescita di appena lo 0,3% trimestrale. I dati confermano la posizione della Bce sulla generale ripresa dell’Eurozona.
Il dato mostra un netto miglioramento degli investimenti fissi lordi cui, tuttavia, si accompagna un rallentamento dei consumi, rimasti stagnanti nel primo trimestre. Allo stesso modo, la correzione del -0,7% trimestrale apportata alle esportazioni è motivo di delusione. I dati sulla fiducia delle imprese, pubblicati nella giornata di ieri, sono stati contraddittori, ma indicano che la vittoria di Macron ha rafforzato la fiducia nella ripresa. Inoltre, con il miglioramento del mercato del lavoro, vi sono buone possibilità per una ripresa dei consumi. A tal fine, sarà fondamentale che Macron riesca ad attuare il suo programma di riforme al fine di aumentare il potenziale di crescita di lungo periodo.
In Europa, gli indici dei direttori degli acquisti sono contraddittori
Gli indici dei direttori degli acquisti dell’Eurozona sono risultati contraddittori, con il settore manifatturiero che sale da 57,0 a 57,3, mentre il settore dei servizi scende da 56,3 a 54,7. L’indice composito registra un declino dal 56,8 di maggio al 55,7 di giugno. Il dato è inferiore alle previsioni, ma continua a indicare una crescita relativamente solida in entrambi i settori. Gli ordini del settore industriale registrano una lieve flessione, ma, secondo Markit, stanno aumentando dal febbraio del 2011 anche grazie alla forte domanda estera, favorita dal deprezzamento dell’euro. L’occupazione continua a crescere: nel settore dei servizi, i nuovi posti di lavoro hanno raggiunto il massimo dall’inizio del 2008.