Operatori con un occhio al livello tecnico e l'altro sul Bitcoin.
La rottura ribassista di quota 3.30 contro dollaro USA, avvenuta già il 6 aprile scorso in piena accelerazione, ha innescato per The Sandbox (SAND) una brusca scivolata protrattasi fino ai minimi odierni di quota $ 2.68, da cui peraltro non si sono ancora formati segnali di reazione imminente.
Mentre sono le 20.14 CET di lunedì 11 aprile, l’altcoin vien passata di mano a $ 2.71 con un calo del -6% su base giornaliera. Per avere un’idea di quello che ci aspetta nel corso delle prossime giornate, ci riferiamo qui all’approfondimento tecnico pubblicato nel pomeriggio da Ambcrypto, a cura dell’esperto in valute digitali Yash Majithia.
“Utilizzando lo strumento dell’Andrew’s Pitchfork su grafico a barre da 4 ore”, sostiene Majithia, “possiamo rilevare come i minimi odierni a $ 2.68-2.70 siano stati toccati in corrispondenza della linea mediana del canale discendente.
Ciò lascia presagire la possibilità di un provvisorio rimbalzo fra stanotte e domani [12 aprile, n.d.R.], ma senza che questo vada ad inficiare la tenuta della pressione ribassista, ancora dominante”.
Il periodo nero di SAND non pare quindi destinato, almeno a breve, a ricedere il passo all’oscillazione rialzista. A partire dall’ormai lontano picco storico del 25 novembre scorso, quando le quotazioni giunsero a sfiorare gli $ 8.50, i ribassisti hanno saldamente tenuto in mano la barra del trend, generando sequenze di massimi relativi via via più bassi.
In base all’analisi di Majithia, “il supporto posizionato in zona $ 2,70 sta reggendo da ormai quasi 5 mesi, ma ciò non può essere considerato un fattore rialzista in sé. Durante tutto quest’ampio arco temporale, infatti, i tori non sono mai riusciti a generare una sequenza di massimi e minimi progressivi ascendenti. Il recente rally salito fra il 14 ed il 31 marzo (+44% circa) si è fermato proprio sull’area di offerta posta fra $ 3.60 – 3.80, generando una rapida risposta ribassista con un -26% nelle ultime 9 giornate”.
Per quanto riguarda lo scenario descritto dai principali oscillatori tecnici, rileviamo che l’RSI sta ritornando nell’area di ipervenduto sotto quota 30, area da cui era già riuscito a smarcarsi attorno al giorno 6 marzo, senza però mai risalire sopra alla linea neutra dei 50.
Al momento non sono presenti divergenze di sorta, per cui l’indicatore non fa che confermare che la pressione rialzista è ancora molto elevata su grafici a 4 ore. Majithia sottolinea che “le maggiori potenzialità di recupero a breve poggiano ovviamente sulla tenuta di quota 2.70, supporto di medio/lungo periodo. A integrazione dei vari fattori tecnici che attualmente propendono per il ribasso, è consigliabile comunque confrontare l’andamento giorno per giorno di SAND con quello di Bitcoin.
Negli ultimi 30 giorni, The Sandbox e BTC hanno infatti evidenziato una fortissima correlazione nei movimenti, pari circa all’89%. È chiaro che un colpo di reni rialzista di BTC, che giungesse in concomitanza con il test del supporto da parte di SAND, sortirebbe una notevole valenza rialzista per il breve periodo”.