Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: Prospettive Aggiornate per Fine Gennaio

Il prezzo del petrolio greggio WTI viene scambiato ancora in calo, sui minimi da cinque giorni, ma ha quantomeno rallentato i suoi rialzi sulla fascia appena sotto i 75 dollari al barile.

Guardando all’intera settimana, nel complesso il ribasso è stato particolarmente ampio, partendo dal target immediatamente sotto gli 80 dollari al barile e fino al livello attuale.

Il gas naturale, invece, ha esteso le perdite dopo la ripresa di ieri, ma è rimasto comunque sopra il supporto di 3,8 dollari e dunque in fase di ripresa rispetto ai recenti minimi.

Precisamente, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 74,71 dollari e il gas naturale passa di mano a 3,855 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Il prezzo del petrolio greggio WTI viene scambiato in territorio ribassista e sotto la linea di supporto principale a 75 dollari al barile. L’andamento tecnico di brevissimo termine continua a spingere al ribasso, ma la materia prima potrebbe aver già raggiunto i suoi minimi relativi sul livello attuale.

Per la chiusura weekly odierna, non prevedo ampi arretramenti e al contrario ipotizzo una stabilizzazione del prezzo sopra i 74 dollari. Poco sotto questo valore, iniziano a susseguirsi gli EMA a 50, 100 e 200 giorni, tutti tra i 73,9 e i 72,5 dollari al barile. Evidentemente, un proseguimento dei ribassi oltre questi indicatori tecnici potrebbe seriamente aggravare il contesto attuale, ma ritengo che il mercato riuscirà a frenare l’arretramento proprio sulla soglia attuale.

Eventuali recuperi sarebbero abilitati da un ritorno oltre la resistenza principale di 75 dollari al barile e verso il precedente baricentro delle quotazioni a 76,5 dollari al barile.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Il gas naturale, diversamente dal petrolio greggio WTI, viene scambiato ancora in una fascia di prezzo (quella sopra i 3,8 dollari) rialzista, che rappresenta l’anticamera dell’obiettivo bullish principale di 4 dollari.

Certo, anche questa commodity ha sofferto violenti e ripetuti ritracciamenti dai suoi recenti massimi relativi, ma il supporto a 3,8 dollari si mostra solido e anche in caso di nuovi arretramenti i livelli successivi (a 3,77, 3,72 e 3,65) potrebbero riuscire a frenare il downtrend.

Quanto allo scenario di ripresa, già nella chiusura weekly odierna potremmo attenderci un nuovo tentativo di ripresa almeno verso quota 3,9 dollari, per poi riapprocciare il target rialzista principale.

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