Il prezzo dell'Oro resta ben sostenuto dall'incertezza che circonda le aggressive politiche commerciali di Trump.
Il prezzo dell’Oro rimane intrappolato in una stretta fascia di trading vicino ai massimi storici durante la sessione europea di venerdì, mentre gli investitori attendono segnali più chiari per spingere il metallo giallo in una direzione giornaliera più definita. Nonostante una modesta correzione a breve termine, l’Oro è destinato a registrare guadagni settimanali significativi, mantenendo un tono rialzista mentre i timori di una guerra commerciale globale e le aspettative di un ulteriore allentamento della politica monetaria della Federal Reserve continuano a supportarlo.
Il prezzo dell’Oro sta beneficiando della crescente incertezza economica causata dalle politiche commerciali aggressive degli Stati Uniti, in particolare dai dazi imposti dal presidente Donald Trump. Le dichiarazioni di Trump, che ha minacciato di imporre tariffe aggiuntive sui vini e cognac europei, hanno fatto salire ulteriormente la domanda di beni rifugio come il metallo giallo. Le sue politiche stanno alimentando il rischio di una recessione economica negli Stati Uniti e rafforzando la domanda di metalli preziosi.
In particolare, i dazi sull’acciaio e sull’alluminio imposti dal presidente hanno sollevato preoccupazioni circa un possibile inasprimento della guerra commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, alimentando l’incertezza globale. In questo scenario, il prezzo dell’Oro trova supporto, con gli investitori alla ricerca di asset sicuri.
Un altro fattore che sostiene il prezzo dell’Oro è il raffreddamento dell’inflazione negli Stati Uniti, dove i dati sull’inflazione pubblicati questa settimana hanno mostrato che l’IPC statunitense è aumentato meno del previsto, registrando un incremento del 2,8% su base annua, in calo rispetto al 3% di gennaio. Inoltre, l’Indice dei Prezzi alla Produzione (IPP) ha mostrato un rallentamento, segnando il tasso annuale più basso dal 2024. Questi segnali di un’inflazione sotto controllo stanno alimentando le aspettative che la Federal Reserve ridurrà i tassi di interesse nelle prossime riunioni.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 2.995 $, in rialzo dello 0,29% ed in pieno momentum rialzista, confermato dal break-out del livello annuale dei 2.980,35 $. Ora i tori sono galvanizzati dall’aggiornamento del massimo storico e cercheranno di raggiungere almeno il livello psicologico dei 3.000 $, il cui superamento porterebbe ad un possibile raggiungimento dei 3.020 $.
Al ribasso, gli orsi del metallo giallo inizieranno a gettare le basi per una correzione SHORT ma attendono una chiusura negativa sotto il livello annuale dei 2.980,35 $, con il supporto die 2.940 $ e il livello annuale dei 2.894,93 $ a rappresentare i principali obiettivi.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.