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Petrolio, Analisi Fondamentale Giornaliera – Occhio a quei due!

Aggiornato: Sep 20, 2019, 13:43 GMT+00:00

La questione Iran monopolizzerà i fondamentali anche nei prossimi giorni

oil pumps on sunset

Il presidente Donald Trump incontrerà i membri più importanti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite quest’oggi per discutere le possibili linee d’azione sull’Iran. Funzionari sauditi e statunitensi hanno affermato che i droni e i missili utilizzati nell’attacco dello scorso fine settimana a strutture petrolifere critiche nel regno erano stati fabbricati dall’Iran e provenivano da una direzione settentrionale. L’Iran ha negato il coinvolgimento negli attacchi, che sono stati rivendicati dai ribelli yemeniti alleati con la Repubblica islamica.

Ora la palla passa all’ONU anche se USA e Arabia Saudita potrebbero prendere decisioni al di fuori di quanto le Nazioni Uniti suggeriranno di fare. Già ad inizio settimana il presidente degli Stati Uniti aveva a gran voce chiesto sanzioni più severe e di valutare eventuali azioni di rappresaglia.

Nel mentre la capacità dell’Arabia Saudita di evitare una crisi globale di approvvigionamento di petrolio diventerà chiara solo fra qualche settimana, perché per ora le sue scorte di greggio nei magazzini possono ampiamente colmare il divario fra domanda ed offerta e così mascherare l’entità del danno alle sue strutture, dicono i commercianti e gli analisti .

“Molti barili in consegna per Ottobre erano già in mare prima che vi fosse l’attacco, quindi il buco si presenterà solo verso la fine di ottobre”, ha detto un anziano commerciante di petrolio europeo. “C’è stata una folle corsa sui mercati per registrare i numeri, ma le vere difficoltà se ci saranno, arriveranno più tardi.”

La Joint Organizations Data Initiative (JODI), un ente che emette dati energetici utilizzando le comunicazioni dei suoi membri come Riyadh, ha affermato che gli inventari sauditi in patria e all’estero sono diminuiti di 8 milioni di barili nel mese di luglio – l’ultimo mese disponibile – a 180 milioni di barili .

Previsioni

I prezzi del Brent e del WTI si apprestano a chiudere in positivo questo Venerdì; entrambi guadagnano all’incirca un punto percentuale. Nonostante il -17% su base annua, il greggio WTI è attualmente passato dai 50 dollari al barile di Agosto agli odierni 58 dollari, con un massimo a 63.

Ci aspetta dunque un fine Settembre ed un mese di Ottobre significativo per il mercato degli energetici.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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