Le balene rientrano in gioco e il Dogecoin spera in un cambio di tendenza dopo che ha visto sgonfiarsi la propria quotazione dopo che l’effetto Musk sta svanendo.
Da quando Elon Musk ha acquisto Twitter, la comunità del Dogecoin ha iniziato a sperare in un riconoscimento più marcato. E questa stessa volontà di avere un riconoscimento maggiore è stato il carburante del recente rally del prezzo del Dogecoin di cui ha goduto fino a qualche settimana fa. Tuttavia, questa celebrazione non è durata tanto poiché il DOGE ha perso in poco più di 3 settimane oltre il 35%.
Comunque, nonostante il declino, le balene del Dogecoin non si sono trattenute nell’effettuare sostanziose transazioni tramite la blockchain. Difatti, Dogecoin Whale Alert ha riferito che nell’ultimo weekend (venerdì 18 e sabato 19 novembre) sono state effettuate transazioni per un valore di quasi 3,5 milioni $. Inoltre, è interessante notare che la maggior parte di queste transazioni è stata effettuata dalle prime venti balene del DOGE.
Sta diventando sempre più palese il forte legame tra il DOGE e le azioni di Elon Musk. Interessante notare che il calo della quotazione della meme coin combacia anche con il recente coinvolgimento negativo nelle vicende Twitter, sia i litigi pubblici con i dipendenti e sia con l’assunzione di figure controverse sulla piattaforma Twitter.
E a confermare questo legame tra i due, il DOGE sembra ormai bloccato all’interno di una fase laterale e non sembra che ci sia un input che farebbe pensare alla fine; nonostante, si ricorda, che la tendenza di medio termine è ribassista. Questo movimento è ben evidente dal Directional Movement Index (DMI), un indicatore che identifica in quale direzione si sta muovendo il prezzo di un asset.
Al momento della scrittura il prezzo del Dogecoin quota 0,0749 $, in ribasso giornaliero di oltre il 2% ed in procinto di testare il limite inferiore dell’attuale fase di lateralità, confermando l’indicatore DMI menzionato in precedenza.
È chiaro ed evidente l’aumento della pressione ribassista che sta praticamente annullando tutto il guadagno di fine ottobre/inizio novembre grazie all’effetto Musk e non è da sottovalutare il raggiungimento del limite superiore dell’area di demand 0,0405/0,0465 $, il quale comunque potrebbe fungere da base di partenza per un’altra sortita rialzista.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.