Il prezzo dello USD ai massimi in attesa della decisione dello US Fed. La Sterlina ai minimi sulle incertezze per la 'Boris Brexit'.
Dollaro USA e Sterlina inglese vivono questa fase storica guardandosi molto da lontano. Il prezzo del dollaro USA è sui livelli massimi dall’inizio del 2019 (un USD vale 0,8995 euro), spinto verso l’alto da una performance economica complessiva del sistema statunitense eccellente e dal quasi sicuro taglio degli interessi da parte dello U.S. Fed, il cui pronunciamento è atteso domani al termine della due giorni di riunioni del board.
Ben altra storia per il prezzo della sterlina inglese, che cola a picco dopo le parole del neo Primo ministro Boris Johnson che ha paventato una molto probabile uscita del Regno Unito dall’Ue senza accordo. Il valore di una sterlina è di 1,089 euro, crollato dagli 1,175 euro del 6 maggio 2019 (era sui massimi da due anni a questa parte).
Gli Stati Uniti, il presidente Donald Trump più di tutti, sono in attesa che si concluda il Fomc dello US Fed da cui tutti attendono un taglio degli interessi sul costo del denaro.
La riunione di due giorni è prevista per oggi 30 luglio e per domani 31 luglio. Riunione ordinaria di periodo in cui il board della Banca centrale statunitense farà il punto sull’economia americana e deciderà la politica monetaria dei prossimi mesi, ma forse anche del prossimo 2020.
Tutti si attendono un taglio che dovrebbe oscillare tra lo 0,25% e lo 0,50%.
Il Tycoon chiede a gran voce da mesi questo taglio e poche ore fa si è fatto sentire ancora una volta con un paio di “cinguettii” su Twitter:
“La Fed ‘si è alzata’ (riferendosi ai tassi d’interesse) troppo e troppo in fretta. Il quantitative tightening è stato un altro grosso errore. Mentre il nostro Paese sta andando molto bene, la potenziale creazione di ricchezza che è stata mancata, in particolare se rapportata con il nostro debito, è sconcertante. Siamo in competizione con altri…”
E nel secondo tweet Trump continua a polemizzare con la Fed affermando che:
“Siamo in competizione con altri Paesi che sanno come giocare contro gli Stati Uniti. Ecco perché è stata fondata l’Unione Europea… La Fed ha compiuto tutte le peggiori mosse. Un piccolo taglio dei tassi non è sufficiente, ma vinceremo comunque!”
Potremmo definire il nuovo capitolo o la nuova saga dell’uscita dello UK dall’Ue come la Boris Brexit.
L’ex sindaco di Londra, entrato a Downing Street con la nuova fidanzata, ma anche con la famiglia, ha epurato il governo da quei ministri poco schierati a favore della Brexit, sostituendoli con ministri fermi fautori dell’uscita dall’Unione Europea.
E Boris Johnson non è intenzionato ad assecondare il volere di Bruxelles, se la Ue non è disponibile a rivedere l’accordo stipulato con Theresa May, ebbene allora ad ottobre che Boris Brexit senza accordo sia.
Prepariamoci quindi a un ulteriore crollo della sterlina inglese, magari anche sotto quell’1,07 euro fatto registrare il 30 agosto 2017 (minimo storico degli ultimi 5 anni, bisogna risalire al 2009 per un risultato peggiore).
Boris lo ha detto chiaro e tondo:
“Quello che vogliamo fare è chiarire una volta per tutte che il meccanismo di ‘backstop’ non va bene, è morto, deve finire. L’accordo di uscita (dall’Ue, ndr) è morto, deve dissolversi. Ma c’è del margine per un nuovo accordo”.
I nuovi vertici dell’Ue eletti dopo la tornata elettorale europea di maggio saranno più accondiscendenti con il Regno Unito? Oppure sceglieranno la rottura, che potrebbe avere conseguenze anche diplomatiche durevoli.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.