Dopo una sessione notevolmente positiva in Asia, le borse europee si sono mosse in rialzo. Nelle ultime ore della giornata di lunedì, il crollo dei titoli
Dopo una sessione notevolmente positiva in Asia, le borse europee si sono mosse in rialzo. Nelle ultime ore della giornata di lunedì, il crollo dei titoli tecnologici si è avviato a conclusione e i mercati asiatici hanno sperimentato un rimbalzo, con l’Asx che guadagnava l’1,67%. A causa della delusione per i dati sulla fiducia e degli investitori che si mantengono prudenti in attesa della decisione della Fed, il Nikkei ha chiuso in ribasso dello 0,05%. In Europa, il Dax si è mosso in rialzo ben al di sopra di quota 12700. Con la sterlina in risalita dai minimi, il Ftse 100 si è mosso in ribasso. L’inflazione del Regno Unito è risultata superiore alle previsioni, ma l’attenzione continua a concentrarsi sugli eventi politici. Gli investitori sperano, infatti, che May adotti una posizione più moderata sulla Brexit.
Il prezzo del Wti è aumentato a 46,20$, guadagnando circa 20 centesimi sul massimo intragiornaliero, ma rimanendo al di sotto del picco dei 46,70$ raggiunto durante la sessione di ieri. Nella giornata di oggi, l’Arabia Saudita ha annunciato che, a luglio, attuerà una significativa riduzione delle esportazioni. Tuttavia, gli analisti del mercato petrolifero hanno minimizzato l’importanza di tale dichiarazione. Per l’Arabia Saudita è, infatti, normale ridurre le esportazioni nei mesi di luglio e agosto al fine di meglio soddisfare la domanda interna.
Schäuble ha invitato a porre fine alla politica monetaria “ultraespansiva”. Secondo il ministro delle finanze tedesco, tale decisione non deve essere facile per la Bce. Tuttavia, le misure non convenzionali hanno favorito “un’ingiustificata assunzione di rischi, l’autocompiacimento, un’allocazione errata dei capitali e la formazione di bolle. Se non verrà invertito per tempo, tale processo continuerà.” Schäuble ha sottolineato che “dobbiamo porre fine all’attuale politica monetaria tempestivamente, e tornare a un approccio più convenzionale.” Schäuble ha, infine, dichiarato che la Bce incontrerà sempre più difficoltà nella reazione alle sfide poste “dalla complessa costruzione dell’unione monetaria.” Tuttavia, la Bce non subirà passivamene la pressione di un politico, seppure della levatura di Schäuble.
In Spagna, l’inflazione dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo è stata confermata al 2% annuo. Il dato corrisponde alla lettura preliminare e segna un calo dal 2,6% annuo del mese precedente. Dopo essere aumentata dallo 0,9% di marzo all’1,2% di aprile, l’inflazione core di maggio è scesa all’1,0% annuo. Come negli altri Stati membri dell’Eurozona, tali notevoli oscillazioni dipendono dal ritardo delle festività pasquali. Sebbene sia tornato a scendere a maggio, il tasso principale rimane sul margine superiore della definizione di stabilità dei prezzi adottata dalla Bce e ben al di sopra della media dell’Eurozona.
La Banca del Giappone ha annunciato che il recente rallentamento nell’acquisto dei titoli di Stato è soltanto un riflesso dei rendimenti relativamente stabili. La riunione della banca centrale nipponica si terrà nella giornata di venerdì. Secondo le diffuse aspettative, la Banca del Giappone non modificherà la politica monetaria, ma potrebbe seguire la Bce nel rivedere al ribasso le previsioni sull’economia e nel correggere al ribasso quelle sull’inflazione.