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Manovra economica oggi in Parlamento. Moniti al Governo dalla Giornata mondiale del risparmio

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Oct 31, 2018, 14:31 GMT+00:00

Dalla 94° Giornata Mondiale del Risparmio arrivano moniti al Governo italiano, accusato di mettere a repentaglio i risparmi delle famiglie e delle banche. Il premier Conte e i vicepremier Salvini e Di Maio confermano che indietro non si torna.

Manovra economica oggi in Parlamento

Una giornata densa di appuntamenti ed interventi quella di oggi per il Governo italiano, alle prese con la chiusura della manovra economica che entro oggi 31 ottobre dovrebbe essere inviata al Parlamento. Queste almeno le intenzioni del Governo, che ieri sera si è riunito a Palazzo Chigi al rientro del premier Conte dall’India, per proseguire il lavoro di rifinitura del testo fino a notte fonda.

I moniti al Governo dalla 94° Giornata Mondiale del Risparmio

Anche l’Italia festeggia quest’oggi la 94° Giornata Mondiale del Risparmio, con la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro dell’economia Giovanni Tria e il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

Il governatore di BankItalia ha sottolineato le conseguenze gravi di un eventuale prolungato rialzo dei rendimenti dei titoli di stato, tra cui i Btp. Conseguenze in particolare per il risparmio delle famiglie e delle banche che sostengono l’economia italiana.

Visco ricorda che le famiglie italiane detengono ben 100 miliardi di titoli pubblici e se lo spread Btp-Bund continua a restare alto, saranno proprio loro a pagarne le maggiori conseguenze sul piano economico. Il governatore è diretto, la causa di questo aumento è da attribuire “all’incertezza sull’orientamento delle politiche di bilancio e strutturali e sull’evoluzione dei rapporti con le istituzioni europee”.

Il ministro Tria risponde subito al governatore, durante lo stesso evento, affermando che il deficit non salirà come alcuni interlocutori istituzionali temono, “perché le stime del governo sono basate su una previsione di crescita tendenziale”. Il ministro dell’economia ricorda, come ha fatto anche Visco, che il debito italiano è sostenibile e che il differenziale tra i titoli italiani e tedeschi non è giustificato dalla realtà dell’economia italiana. Ha ribadito, inoltre, che l’Italia resta nell’euro.

Per ultimo è intervenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il cui pensiero sulla situazione attuale è una lezione per tutti:

“I risparmi delle famiglie rappresentano complessivamente un elemento di forza che va accuratamente tutelato. Esso, unito all’equilibrio dei bilanci pubblici – espressamente richiamato dalla costituzione – è condizione essenziale dell’esercizio dell’effettiva sovranità del paese”.

Nessuna patrimoniale e tassa sui conti degli italiani

Il ministro dell’interno Salvini rientrato da Doha, nel Qatar, e partecipa all’assemblea di Confitarma, dove incontrando gli armatori italiani rassicura che “non ci sarà nessuna patrimoniale e nessuna tassa sui conti correnti e sui risparmi degli italiani”.

Ed aggiunge: “se governassi da solo potrei fare tante cose più velocemente”.

E commentando i dati sulla stagnazione del Pil italiano, conferma che serve una manovra finanziaria espansiva come quella messa a punto dal governo. Ancora una volta, quindi, il vicepremier Salvini conferma che non si torna indietro.

Anche il vicepremier Di Maio afferma da Torino, dove presenzia il tavolo Comital, che: “l’ultima legge di bilancio fatta da Gentiloni era fatta di poche centinaia di milioni di euro. Quella nostra vale 30 miliardi di euro. Stiamo cioè mettendo soldi freschi nell’economia che serviranno alle imprese, alle famiglie e ai pensionati per aumentare la domanda interna”.

Il Consiglio dei Ministri riunito a Palazzo Chigi

Ha lavorato fino a notte fonda il Consiglio dei Ministri riunitosi ieri sera per chiudere il testo della legge di bilancio da inviare oggi in Parlamento. Il Presidente del Consiglio Conte lo ha confermato con un post su Instagram, ma alcuni dubbi ci sono sul fatto che il testo possa essere consegnato entro oggi.

I nodi da sciogliere riguardano principalmente i rilievi dell’UE a cui è necessario dare una risposta entro il 13 novembre; poi c’è da stabilire come il reddito di cittadinanza e le pensioni a quota 100 dovranno essere concretamente applicate e in quanto tempo. Senza dimenticare le pensioni d’oro invise alla Lega.

Conte conferma: “Non rivediamo alcunché, il 2,4% è quello, è una manovra che non abbiamo improvvisato, ma abbiamo detto che è un tetto massimo.”

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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