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Amazon sotto inchiesta. Indagine Antitrust UE

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Fabio Carbone
Aggiornato: Jul 18, 2019, 07:51 GMT+00:00

Il marketplace Amazon è sotto inchiesta. Avviata indagine dell'Antitrust UE per accertare se il colosso del commercio elettronico abusa della sua posizione dominante.

Amazon

Su Amazon sono in corso da tempo verifiche e indagini in tutta l’Unione Europea, ad aprile l’Antitrust italiana ha avviato una indagine per abuso di posizione dominante. Questa volta, però, è la Commissione UE ad aprire una indagine contro Amazon, per verificare il corretto uso dei dati dei dettaglianti indipendenti, cioè quei commercianti che vendono i propri prodotti attraverso il marketplace di Jeff Bezos.

C’è più di un sospetto che la piattaforma di e-commerce violi le regole europee sulla concorrenza, ed infatti, la commissaria UE alla concorrenza Margarethe Vestager ha dichiarato: “Dobbiamo assicurare che le piattaforme online non eliminino i benefici che il commercio elettronico offre ai consumatori attraverso comportamenti anti-competitivi”.

Ed è per questo motivo che la commissaria UE ha “deciso di esaminare molto attentamente le pratiche commerciali seguite da Amazon, e il suo doppio ruolo nelle vendite all’ingrosso e al dettaglio, al fine di verificare se la società stia rispettando le regole UE sulla concorrenza”.

Amazon collabora

In una nota ufficiale dell’azienda, si legge che la multinazionale del commercio elettronico sta offrendo la massima collaborazione alla Commissione europea “per sostenere le aziende di tutte le dimensioni e per aiutarle a crescere”.

La stessa società americana, con sedi in ogni parte del mondo, ci ha tenuto a ricordare che l’indagine aperta dall’Antitrust tedesco, si è chiusa senza sanzioni, grazie alla decisione di apportare alcune modifiche ai diritti e responsabilità dei suoi partner commerciali.

La Commissione UE vuole garantire la concorrenza

L’intento della Commissione UE è di garantire la concorrenza all’interno dello spazio economico europeo, garantendo a tutti gli operatori di competere ad armi pari, infatti, la Vestager ha aggiunto:

“Il commercio elettronico ha stimolato la concorrenza nelle vendite al dettaglio, ha ampliato le possibilità di scelta e ha fatto scendere i prezzi”.

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I primi accertamenti della Commissione UE su Amazon

La nota rilasciata dalla Commissione UE, rende noto che dagli accertamenti preliminari risulterebbe che Amazon utilizzerebbe informazioni sensibili dal punto di vista della concorrenza a proprio vantaggio. Tali informazioni sensibili riguarderebbero in particolare i venditori all’ingrosso, i loro prodotti e le transazioni effettuate da questi ultimi.

Manipolando questi dati sensibili, Amazon potrebbe attuare comportamenti scorretti, dal momento che opera sia come dettagliante dei prodotti venduti direttamente, che come piattaforma di servizio per i dettaglianti indipendenti che scelgono di vendere i propri prodotti attraverso il marketplace di Bezos.

Questa motivazione è la stessa che ha spinto l’Antitrust italiana ad intervenire ad aprile. A questo punto quello che si può ipotizzare è che, a seguito degli interventi dell’Antitrust italiana e tedesca, la Commissione UE abbia deciso di condurre una sua indagine a più ampio spettro per tutelare tutti i cittadini europei.

Amazon, infatti, opera in Europa attraverso amazon.it, amazon.fr, amazon.de, amazon.co.uk, amazon.es, amazon.nl.

I commenti delle associazioni dei consumatori

Intervengono le associazioni dei consumatori italiane, in una nota il presidente dell’Unione nazionale consumatori (UNC) Massimiliano Dona ha chiesto che “si faccia subito chiarezza e si accertino eventuali abusi”.

Anche il presidente del Codacons Carlo Rienzi ha rialsciato il suo commento battagliero, questi è infatti già sulle barricate a difesa dei consumatori: “Siamo pronti a intentare cause risarcitorie contro l’azienda sia per conto dei consumatori che hanno acquistato sul portale online, sia dei venditori eventualmente danneggiati da pratiche scorrette”.

Seguiremo l’evoluzione della vicenda e vi terremo informati qui su fxempire.it.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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