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Le borse europee vanno a consolidare nonostante il rialzo del greggio

Aggiornato: Dec 21, 2016, 21:36 GMT+00:00

Nel corso della giornata, i mercati azionari europei si sono mossi per lo più in ribasso, con il Ftse 100 e il Dax che hanno sperimentato modeste

Le borse europee vanno a consolidare nonostante il rialzo del greggio

Nel corso della giornata, i mercati azionari europei si sono mossi per lo più in ribasso, con il Ftse 100 e il Dax che hanno sperimentato modeste variazioni, mentre i mercati dei paesi periferici dell’Eurozona, in particolare la Spagna, hanno seguito un andamento negativo. Le banche sono nuovamente al centro dell’attenzione, specialmente a seguito della decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea riguardante una banca spagnola. I giudici europei hanno, infatti, stabilito che i tassi pavimento dei mutui, nonostante il calo dei tassi interbancari, sono errati. Un funzionario della Banca di Spagna ha affermato che l’importo massimo dei tassi pavimento sui mutui che verrà interessato dalla decisione supera lievemente i 4 miliardi di euro. Il Dax tenta di muoversi in rialzo, dopo avere raggiunto nuovi massimi annuali nella giornata di ieri. Il prezzo del petrolio è aumentato a seguito della pubblicazione dei dati dell’American Petroleum Institute sulle scorte e sulla benzina, che mostrano una riduzione maggiore delle aspettative.

In Spagna, i titoli bancari sono sotto pressione, con l’Ibex che perde circa lo 0,80% a seguito della decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che impone agli enti di prestito di rimborsare i cliente che hanno subito eccessivi pagamenti degli interessi. La Corte ha stabilito che gli enti di prestito hanno non correttamente applicato un “pavimento” ai tassi dei mutui, sebbene i costi dei prestiti interbancari siano crollati ai minimi storici a seguito delle politiche espansive della Bce.

In Francia, i prezzi alla produzione di novembre superano le aspettative

In Francia, l’inflazione dei prezzi al consumo segna, per il mese di novembre, un aumento dal -0,8% al -0,2% su base annua che giunge dopo i dati sulla Germania pubblicati nella giornata di ieri e di gran lunga superiori alle attese, che un incremento dal -0,4% al -0,1% su base annua. I dati sul Portogallo, diffusi nella giornata di lunedì, hanno visto il tasso salire dal -1,0% allo 0,0% su base annua. Le letture rappresentano un ulteriore segnale di come, con gli effetti di base del calo del prezzo del petrolio al di sotto dell’equazione, i tassi possano tornare a salire prima del previsto. Il rischio di deflazione non è più in agenda e non soltanto grazie alla politica espansiva della Bce.

Il prezzo del greggio ha raggiunto un massimo degli ultimi nove giorni a 53,77$, dopo avere toccato i 53,58$, che costituisce un netto rialzo dello 0,5% su base giornaliera. Il prezzo è stato spinto dal rapporto settimanale dell’Api, che ha mostrato un calo delle scorte di greggio degli Stati Uniti pari a 4,15 milioni di barili. Al momento, il prezzo del greggio registra il maggiore incremento di dicembre dal 2010, e ciò nonostante l’indice del dollaro abbia raggiunto, nel corso di questa settimana, il massimo degli ultimi quattordici anni. L’attenzione si concentra ora sul rapporto settimanale dell’Eia sulle scorte, che dovrebbe registrare un calo di 2,5 milioni di barili, segnando la quinta settimana consecutiva di riduzione delle scorte.

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