Prezzi Palladio in Correzione dopo i Massimi Storici: Quando Tornare a Comprare?

I prezzi del Palladio quotato a New York al Nymex hanno raggiunto la scorsa settimana la loro quotazione più alta di sempre, toccando i 3425 dollari l’oncia prima di flettere e stabilizzarsi sopra i 2700.

Anche il calibro dell’oscillazione della scorsa settimana si è assestato su parametri record, simili a quelli già visti solo durante il drammatico mese di marzo 2020; all’epoca, però, il mercato era preda dell’isteria ribassista dettata dal coronavirus ed i numeri furono tutti ribassisti, con una variazione negativa superiore al 50% misurata in meno di un mese.

All’apertura odierna delle contrattazioni negli USA, mentre in Italia sono le 01.05 del 14 marzo, il contratto future Palladium con scadenza a giugno viene passato di mano a 2684 dollari, in perdita del -4.03% dalla chiusura di venerdì 11.

Palladio, Non c’è Solo Speculazione

Il Palladio è un metallo essenzialmente industriale, utilizzato soprattutto in ambito automobilistico per la fabbricazione delle marmitte catalitiche. Se il mercato delle autovetture fosse già incamminato sui binari dell’elettrico l’importanza di questo componente, estratto in larga misura negli Urali, non si farebbe probabilmente sentire così pressante come da quando è cominciata la crisi fra Russia e Ucraina.

Il fatto è che non esistono attualmente alternative all’utilizzo del Palladio nella fabbricazione di auto a motore termico, nello specifico per la purificazione dei gas di scarico. Pur considerando l’indubbio impatto dello scenario geopolitico sulle quotazioni attuali, dobbiamo tuttavia sottolineare che il trend storico per questo mercato è sempre stato rialzista, con un unico ampio episodio di correzione maturato fra il 2014/2015, per cui l’attuale speculazione si è innestata in un territorio già di per sé fertile per i rincari.

Il Quadro Tecnico per il Future Palladium

Da un punto di vista tecnico riteniamo si possa considerare attiva un’area-target di tendenza fra 3695/3745, virtualmente raggiungibile a partire dal mese di maggio di quest’anno. La rapidità con cui si svilupperà il rialzo è subordinata in particolare alla tenuta o meno del primo supporto di medio periodo, localizzato fra 2585/2645.

Tale livello costituirà potenziale luogo di reazione in caso di ulteriori arretramenti, in particolare nel corso della settimana fra il 14 ed il 18 marzo. Sulla strada per il target rialzista è posta un’area densa di resistenze intermedie, localizzate in sequenza a 3155/75, 3235/3255 e 3335/3340.

L’intero spazio compreso fra tali resistenze ed il primo supporto costituisce probabile zona di accumulazione, nella quale ci aspettiamo ripetuti cambi di tendenza che consentano al mercato di consolidare la tenuta del supporto, preparando la successiva rottura rialzista.

Lo scenario rialzista rimarrebbe comunque attivo anche in caso di cedimento del primo supporto, ma in questo caso subirebbe un rallentamento che condurrebbe al raggiungimento del target rialzista solo a estate inoltrata. Il trend di fondo è infatti sorretto dal supporto maggiore che si trova non prima di 2150/2185, principale punto di reazione in caso di arretramenti fino alla fine del mese di marzo.

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