Cala la domanda dal settore automobilistico, ma tecnicamente il Palladio è in zona di potenziale rimbalzo a 2-4 settimane
I prezzi del future sul Palladio, quotato in dollari al Nymex, hanno toccato quest’oggi massimi a 992.0, in avvicinamento alla resistenza costituita dal picco del 31 gennaio scorso a quota 1000.0.
Il Palladio è in fase di recupero sin dai minimi del 13 febbraio scorso registrati a quota 851.5, sui valori più bassi da agosto 2018. Il grafico a lunga scansione temporale, dove ogni candela rappresenta un mese di oscillazione, evidenzia la presenza di un supporto di lungo periodo coincidente proprio con la zona dei minimi di agosto 2018.
Sebbene non ci siano ancora indicazioni chiare di inversione al rialzo della tendenza ribassista, che vige da marzo 2022, nel corso delle prossime 5-10 giornate sarà fondamentale tenere monitorata la tenuta dei supporti di breve periodo. Il rispetto di questi supporti costituisce infatti il primo requisito indispensabile per poter ipotizzare uno scenario di recupero sostenibile nei prossimi mesi.
Quando sono le 19:49 di lunedì di martedì 20 febbraio, il contratto Future Palladium con scadenza 03/24 viene scambiato a 986.0 dollari, con un guadagno del +3.48% su base giornaliera.
Il prezzo spot del palladio è recentemente sceso al di sotto di quello del platino, evento che non accadeva dal 2018. La domanda di palladio, guidata principalmente dal settore automobilistico, sta attraversando infatti una progressiva diminuzione a causa della sostituzione del palladio con il platino, più economico, nella fabbricazione dei catalizzatori per ridurre le emissioni nocive.
L’aumento della quota di mercato dei veicoli elettrici a batteria, che non richiedono sistemi di trattamento dei gas di scarico, è un fattore che gioca contro le prospettive di rincaro per il metallo.
La Sibanye Stillwater, una delle principali compagnie minerarie mondiali, sta valutando ulteriori modifiche alle sue miniere di palladio negli Stati Uniti in risposta alla caduta dei prezzi del metallo, che si è sviluppata con una rapidità più forte del previsto. Questo calo ha portato la compagnia a ridurre le previsioni di produzione per le sue operazioni di metalli del gruppo del platino (PGM) negli Stati Uniti.
Con l’aiuto del grafico a scansione intraday, a barre di 30 minuti, ci concentriamo sull’individuazione dei livelli di supporto di breve periodo che sorreggono il rimbalzo già in via di sviluppo. Si tratta essenzialmente di quota 946.8/950.2 e quota 908.6/912.8.
Entrambi i supporti costituiranno punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di arretramenti entro la fine della settimana in corso. Il principale ostacolo di brevissimo periodo sulla strada del rialzo è costituito dalla fascia di resistenze intermedie che si estende tra 997.5 e 1014.5.
Le proiezioni indicano obiettivi a 1042.2 e 1070.0. Il segnale tecnico è long su riavvicinamenti al primo supporto, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 971.0. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo dall’eventuale cedimento di quota 908.6, confermato da almeno una chiusura inferiore su grafico a 30 minuti.
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