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Prezzi Gas Naturale: -23% Nelle Ultime 16 Sedute, Ormai in Vista i Supporti di Luglio

Da:
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Jul 3, 2024, 20:23 GMT+00:00

Gas Naturale ancora debole a metà settimana, ma cominciano a formarsi i primi supporti anche in ambito intraday/brevissimo periodo

Prezzi Gas Naturale: -23% Nelle Ultime 16 Sedute, Ormai in Vista i Supporti di Luglio

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I prezzi del gas naturale, quotato in dollari al Nymex, hanno raggiunto quest’oggi nuovi minimi relativi a quota 2.410, allargando ulteriormente la portata del movimento correttivo che sta proseguendo sin dai massimi dell’11 giugno scorso. Durante queste ultime 16 giornate di contrattazione, il mercato ha lasciato complessivamente sul terreno un -23.71%.

Il grafico a candele settimanali evidenzia la presenza di un’ampia area occupata dai supporti di medio periodo, ossia quelli riferibili alle prossime due-quattro settimane. Si tratta della zona compresa fra 2.224/2.400. I valori, con i minimi odierni, hanno compiuto un ulteriore passo di avvicinamento a tale soglia tecnica, dalla quale ci aspettiamo l’avvio di un tentativo di ripartenza rialzista dell’oscillazione. 

In questo momento la soglia tecnica di resistenza più significativa è rintracciabile non prima della linea dei 2.900 dollari. Virtualmente ci sarebbero quindi margini di possibile recupero durante il resto del mese di luglio pari circa a un +20% dai valori attuali. Passeremo in seguito all’analisi dettagliata del grafico a barre da 30 minuti, per individuare i riferimenti tecnici e operativi a raggio temporale più stretto, validi fino al termine della settimana in corso.

Russia tra Rublo Debole e Gas Forte

Nella prima metà dell’anno, i proventi derivanti dalle vendite di petrolio e gas per il bilancio federale russo sono aumentati del +41% su base annua, raggiungendo un controvalore di 65.12 miliardi di dollari. I dati sono stati rilasciati oggi dal ministero delle Finanze russo, e diffusi da Reuters.

L’aumento è attribuibile principalmente all’aumento dei prezzi del petrolio ma al contestuale indebolimento del rublo. Le entrate da petrolio e gas rappresentano una fonte cruciale di liquidità per il Cremlino, costituendo circa un terzo del bilancio federale nell’ultimo decennio.

Il conflitto in Ucraina ha portato l’Occidente a imporre numerose sanzioni volte a limitare le entrate russe da petrolio e gas, che rappresentano una porzione significativa del bilancio federale del Paese. Durante i primi sei mesi dell’anno, il prezzo medio della miscela Urals, principale tipo di petrolio russo, è stato di 69.1 dollari al barile, superando il limite di prezzo occidentale di 60.0 dollari. Parallelamente, il tasso di cambio del rublo si è indebolito a 90.8 per dollaro, contro i 76.9 del periodo gennaio-giugno 2023.

Scenario Fino al Termine della Settimana

Il grafico a barre da 30 minuti evidenzia una reazione ancora in corso dopo che, a partire da martedì, per due volte le contrattazioni erano riuscite a spingersi sulla soglia dei 2.410 dollari. Si sono formati oggi supporti a 2.420 e 2.391, che costituiranno tra stanotte e l’intera sessione di domani 4 luglio potenziali punti di ripartenza del rialzo in caso di nuovi arretramenti.

Le aspettative sono di tenuta dei supporti a favore di un rimbalzo fino a 2.537, obiettivo principale, virtualmente raggiungibile già entro venerdì. Sulla strada per il target principale è posto un primo obiettivo intermedio a 2.514.

Il segnale tecnico è long sfruttando ogni riavvicinamento ai supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 2.440. Il quadro descritto verrebbe interrotto solo dall’eventuale violazione del supporto principale, mediante almeno una chiusura su grafico da 30 minuti sotto 2.391.

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