L’Argento sta mostrando anche in questa settimana una chiara tendenza ribassista, invertendo la mossa rialzista di venerdì scorso.
Rimane la tendenza ribassista per il prezzo dell’Argento, buttandosi al capofitto nel tentare il break-out ribassista del livello annuale 23,640 $. In tal modo, il metallo prezioso scende il secondo giorno consecutivo, estendendo l’inversione a U dopo il consolidamento sotto la media mobile semplice 50 e cercando, come anticipato, di consolidarsi sotto il livello annuale 23,640 $ sfruttando il momento positivo.
Inoltre, a favorire i ribassisti dell’Argento vi è l’imminente incrocio ribassista sull’indicatore MACD.
Tuttavia, occorre ricordare che nel medio/lungo termine la tendenza al rialzo è ancora intatta mentre probabilmente l’Argento a chiudere per la terza settimana consecutiva in territorio negativo. Dal punto di un altro indicatore che sta influenzando direttamente il metallo prezioso, l’RSI, questo è salito da un territorio quasi ipervenduto, lasciando più spazio al ribasso per gli orsi d’argento dopo il recente rialzo.
Non arrivano delle belle notizie per i rialzisti dell’Argento dal consueto report settimanale Commitments of Traders (COT) della Commodity Futures Trading Commission (CFTC), il quale, si ricorda, fornisce un’analisi dettagliata delle posizioni nette degli istituzionali a favore di un determinato asset quotato sui mercati dei futures.
Rispetto alla settimana precedente, le posizioni nette degli istituzionali a favore dell’Argento sono diminuite del 26,5%, passando dai 32,4K agli attuali 23,8K. Un calo molto consistente che potrebbe influenzare negativamente l’andamento del metallo prezioso.
Si rammenta che il report Commitments of Traders è considerato come un indicatore per l’analisi del sentiment dei mercati e molti trader lo utilizzano per capire quali potrebbero essere le future mosse (anche se non di breve termine) di chi muove realmente i mercati, e decidere di conseguenza.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Argento quota 23,263 $, in ribasso settimanale del 2,42% ed in pieno tentativo di rompere in maniera decisa il livello annuale 23,640 $. Grazie a ciò, il metallo prezioso sembra vulnerabile ad estendere il ribasso e formare un nuovo minimo mensile, anche nei pressi del limite superiore dell’area di demand a 23 $.
Al contrario, nel caso in cui l’Argento riuscisse a non cedere terreno e chiudere la settimana sopra i 23,640 $, i rialzisti probabilmente in maniera prepotente riprenderanno a correre e cercare di raggiungere in primo luogo il livello annuale 24,535 $. Successivamente, non è da sottovalutare una sortita per riprendere il secondo obiettivo long a 25,335 $ (livello annuale).
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.