Il cambio euro dollaro cerca di recuperare le perdite avvicinandosi al livello chiave 1,0400, ma il taglio aggressivo della FED potrebbe pesare fortemente sulla coppia.
Il prezzo dell’euro dollaro ha guadagnato terreno, rimbalzando dal minimo annuale, poiché l’EURO ha beneficiato delle recenti approvazioni delle riforme fiscali in Germania, che comporteranno una riduzione delle entrate fiscali annuali di 14 miliardi di euro. Questo scenario si tradurrà in un aumento della spesa delle famiglie, che stimolerà la domanda e favorirà la crescita economica. La Germania, essendo la principale economia dell’Eurozona, ha un ruolo fondamentale in questo processo, poiché l’aumento della spesa contribuirà a ridurre i rischi di un’inflazione inferiore al target del 2% della Banca Centrale Europea.
Inoltre, le dichiarazioni di Patsalides, policymaker della BCE e governatore della Banca Centrale di Cipro, hanno rinviato le aspettative di tagli più ampi ai tassi di interesse, aumentando l’attrattiva dell’euro nel breve termine.
Attualmente, i trader stimano che la BCE effettuerà ulteriori quattro riduzioni dei tassi di interesse entro il 2025, con le politiche che continueranno a concentrarsi su un allentamento mirato per stimolare la crescita. La BCE ha già ridotto il tasso di deposito di 100 punti base, portandolo al 3% nel corso di quest’anno, e continua a mantenere un atteggiamento dovuto alla necessità di affrontare una persistente debolezza economica nell’Eurozona.
Anche se l’euro dollaro ha beneficiato delle politiche interne all’Eurozona, le aspettative globali per un dollaro americano più forte continuano a pesare sul cambio. La forza del dollaro USA è sostenuta dalle dichiarazioni della Federal Reserve, che ha indicato un approccio più cauto al taglio dei tassi di interesse nel 2025. Inoltre, la revisione al rialzo del tasso di crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) degli Stati Uniti, che è passato dal 2,8% al 3,1%, ha supportato ulteriormente il dollaro americano.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0398, in rialzo dello 0,35% ed in pieno tentativo di recuperare terreno ed allontanarsi dal livello annuale 1,0341, zona dei minimi di quest’anno, che porterebbe i tori a respirare per qualche tempo e gettare le basi per un rimbalzo LONG, per ora, di breve termine, con il livello annuale 1,0448 e il livello chiave 1,0500 a rappresentare i due principali obiettivi rialzisti.
Al ribasso, un aumento del momentum SHORT verrebbe visto probabilmente dopo una chiusura sotto il livello annuale 1,0341, che porterebbe gli orsi dell’euro dollaro puntare dritto verso il livello chiave 1,0300.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.