Dopo aver chiuso per la seconda settimana consecutiva in territorio negativo, i tori degli indici di Wall Street cercano di rialzare la testa per fermare la cavalcata degli orsi.
Come riferito nell’articolo precedente, tra gli indici di Wall Street, il Dow Jones è stato l’indice che ha perso meno terreno rispetto ai colleghi (-2,14%) e chiudendo in una maniera non troppo convincente sotto il livello annuale dei 32.462,74 punti.
La prima sessione settimanale ha chiuso in territorio positivo, con i tori che sono riusciti a chiudere anche sopra la resistenza dei 32.800 punti, zona con una buona presenza di rialzisti che probabilmente faranno di tutto per raggiungere il successivo livello annuale dei 33.267,87 punti, che, se superato in maniera agevole, aprirebbe ad uno scenario più favorevole ad una continuazione più estesa del rialzo, al fine di raggiungere il successivo livello annuale dei 34.073 punti.
Come per il Dow Jones, anche il Nasdaq cerca di invertire la tendenza, sfruttando anche le trimestrali di queste giornate.
La chiusura non troppo convincente sotto il livello annuale dei 14.193,90 punti e il rifiuto degli orsi di avvicinarsi ai 14.000 punti, ha portato i tori a tentare di frenare il movimento ribassista iniziato due settimane prima e riprendere la tendenza rialzista di lungo termine, e la chiusura sopra i 14.300 punti di lunedì potrebbe essere il primo tassello per costruire le base per iniziare un nuovo rally. Rally che avrà come primo obiettivo il livello annuale dei 14.734,41 punti ma per raggiungerlo dovrà prima superare la resistenza dei 14.500 punti. Un superamento agevole del livello annuale menzionato potrebbe portare i tori del Nasdaq a considerare un raggiungimento del livello psicologico dei 15.000 punti.
L’S&P 500 sembrava destinato a continuare il movimento ribassista dopo l’ultima chiusura settimanale sotto l’area di demand, ma il ritorno alla propensione al rischio ha, per il momento, frenato gli orsi a continuare la loro corsa.
Ora, una chiusura sopra i 4.170 punti potrebbe dar coraggio ai tori, i quali cercheranno di allontanarsi dall’area di demand e di raggiungere al tempo stesso prima i 4.200 punti e successivamente il limite inferiore dell’area di supply (ex area di demand) dei 4.231,09 punti; da non sottovalutare un prepotente aumento della posizioni rialziste sull’S&P 500 che potrebbero portare l’indice a superare i 4.300 punti.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.