Il cambio euro dollaro (EUR/USD) rimane schiacciato verso il supporto di 1,05 e non riesce a riprendere quota in maniera convincente. Possibili ribassi in vista anche sotto il target tondo e psicologico di 1,05.
Il cambio euro dollaro (EUR/USD) è scivolato nelle ultime ore fin sotto il livello di 1,055 e pare voler approcciare il supporto principale di 1,05.
L’arretramento della moneta unica europea continua dunque inesorabile, a causa del rafforzamento del dollaro USA e del clima d’incertezza nell’Eurozona. Anche i (pochi) dati macro favorevoli per l’Eurozona non stanno riuscendo a catalizzare l’attenzione del mercato, rivolta tutta agli Stati Uniti e alle prossime politiche di Trump.
In questo contesto, le possibilità di un rimbalzo al rialzo si riducono sempre più e l’obiettivo ribassista di 1,05, in piena area di ipervenduto, si fa più concreto.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna esattamente 1,0537 mentre l’indice del dollaro USA rimane sui massimi a 106,6 punti.
Il cambio euro dollaro non sembra in grado di tamponare le perdite in corso e pare volersi dirigere verso il supporto principale di 1,05.
Pur in pieno territorio di ipervenduto, non sembra che il raggiungimento di questo target ribassista possa garantire un repentino rimbalzo per il cambio euro dollaro. Al contrario, data la pressione esercitata sulla moneta unica europea, non mi stupirebbe un proseguimento dei ribassi anche verso i target successivi di 1,048 e 1,045.
Sebbene le possibilità di ripresa siano assai scarse, evidenziamo in questa sede che un ritorno sopra quota 1,06 potrebbe avviare una fase di stabilizzazione e l’inizio di una serie di acquisti volta verso il raggiungimento del livello di ritracciamento di Fibonacci del 38,2%, a quota 1,0670 circa.
Questo scenario rialzista potrebbe essere agevolato solo da importanti market movers per l’Eurozona o (più verosimilmente) da un temporaneo riassorbimento dell’indice del dollaro USA.
Il calendario economico di oggi parte con l’aggiornamento sul clima di fiducia dei consumatori nell’Eurozona e prosegue con alcuni dati sul settore immobiliare negli Stati Uniti, che non influiranno in maniera diretta sugli equilibri del cambio euro dollaro.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.