Il cambio euro dollaro arretra ancora verso e sotto quota 1,05, con prospettive di nuovi arretramenti anche fino a quota 1,044, sui minimi relativi.
Ancora un nuovo calo per il cambio euro dollaro (EUR/USD), che anche in seguito ai dati macro di ieri viene scambiato adesso nuovamente sulla soglia di 1,05 e con alcuni tentativi di superamento al ribasso.
L’andamento tecnico è rimasto immutato sin dall’elezione di Trump negli Stati Uniti, ma le ultime sessioni di scambio avevano lasciato intravedere dei minimi spiragli rialzisti per un recupero sul target di 1,055. I dati CPI hanno però rafforzato ulteriormente il dollaro USA, per le attese di un possibile cambiamento della politica monetaria della Federal Reserve.
Così, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna esattamente 1,0499 e l’indice del dollaro USA si mantiene sui massimi a 106,315 punti.
Con l’ultimo arretramento verso quota 1,05, il cambio euro dollaro potrebbe adesso rimanere confinato in questa fascia ribassista e con prospettive per un più ampio ribasso anche verso i minimi relativi di 1,044 toccati il mese scorso.
Ancora una volta, dunque, la fluttuazione sul cambio euro dollaro è integralmente addebitabile a un dato macro proveniente dagli Stati Uniti. I market movers europei risultano ancora poco pregnanti, ma gli aggiornamenti sulla politica monetaria della BCE, questa settimana, potranno influenzare l’andamento del cross.
Per il momento, con il test del supporto a 1,05, si escludono prospettive di ripresa sopra 1,055 e le sole resistenze ancora nel mirino sono rappresentate dai target di 1,052 e 1,05370, quest’ultimo coincidente con l’EMA a 10 giorni.
Nella giornata odierna si attendono pochi dati macro di rilievo per l’Eurozona, mentre dagli Stati Uniti attenzione al tasso d’inflazione core aggiornato a Novembre.
Sempre dagli USA, si attende anche la dichiarazione mensile del bilancio e un’asta dei BTP con scadenza a 10 anni.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.