Su Comex i future sull'oro con scadenza ad aprile si muovono in rialzo; nel breve termine gli investitori reagiscono al calo del dollaro USA, ma in
Su Comex i future sull’oro con scadenza ad aprile si muovono in rialzo; nel breve termine gli investitori reagiscono al calo del dollaro USA, ma in una prospettiva di lungo termine ipotizzano che la Fed possa fare ricorso a un solo aumento dei tassi di interesse nel corso del 2016, anziché a due o tre. Il mercato del petrolio torna sotto pressione trascinando con sé il dollaro, proprio mentre le previsioni per l’economia globale fanno sorgere qualche dubbio sul percorso della stretta monetaria da parte della Federal Reserve e sostengono il mercato aurifero.
Mercoledì 27 gennaio la Fed terrà una riunione e si prevede lascerà invariati i tassi di interesse di riferimento allo 0,25% e 0,50%.
Secondo i nuovi dati pubblicati dalla Commissione Usa per il Trading di Future di Commodity, nella settimana conclusasi il 19 gennaio i fondi speculativi e i money manager avrebbero aumentato le posizioni rialziste sull’oro.
Lunedì i future sul petrolio greggio con scadenza a marzo si muovono in ribasso e cedono il 5% in seguito all’annuncio da parte di Opec di livelli di produzione di petrolio ai massimi storici. La notizia ha frenato la spinta rialzista della scorsa settimana. Nonostante l’imponente rally, infatti, il prezzo del petrolio é rimasto vicino ai minimi degli ultimi 12 anni, alla luce di un’offerta globale che continua a superare ampiamente la domanda.
I trader di breve termine sembrano aver ignorato la notizia secondo la quale i paesi produttori dell’Opec starebbero valutando la possibilità di tenere una riunione straordinaria per discutere eventuali misure per contenere l’eccesso di produzione. È il ministro dell’energia a sostenere che é stata presa in esame una simile richiesta.
A premere i mercati in ribasso nella giornata di oggi le notizie secondo le quali nel mese di dicembre in Iraq la produzione di petrolio in Iraq avrebbe raggiunto livelli record. Secondo il ministro del petrolio, I giacimenti nelle regioni centrali e meridionali hanno prodotto 4,13 milioni di barili al giorno.
Lunedì la debolezza dei mercati azionari e le condizioni tecniche di iper venduto hanno contribuito a sostenere la coppia EUR/USD. In una prospettiva di breve termine, la coppia forex potrebbe trovare supporto alla luce di una prosecuzione del trend ribassista sui mercati azionari, poiché l’euro è considerato una valuta di finanziamento. In una prospettiva di lungo termine le previsioni potrebbero essere ribassiste a causa della possibile introduzione di ulteriori misure di stimolo da parte della Banca centrale europea.
La scorsa settimana il presidente della BCE Mario Draghi ha lasciato intendere che, a causa della bassa inflazione dell’eccessiva volatilità dei mercati globali, la banca centrale potrebbe essere costretta a introdurre ulteriori misure di stimolo.
Per quanto concerne i dati economici, l’indice Ifo di fiducia delle imprese in Germania scende a 107,3, in ribasso dal 108,6 del mese precedente, e al di sotto anche dei 108,5 previsti dagli analisti.
Lunedì il calo dei prezzi del petrolio e una diffusa propensione al rischio hanno contribuito a sostenere la coppia GBP/USD. La scorsa settimana la coppia forex si é mossa in rialzo, andando a stampare un’inversione del prezzo di chiusura sia giornaliera che settimanale. Oggi non abbiamo assistito a un’estensione del movimento, dato che gli investitori hanno capito che dietro il movimento di prezzo si celano azioni di copertura short e non nuovi acquisti.
Recentemente la sterlina britannica è rimasta sotto pressione a causa della bassa inflazione e di Nell’allontanarsi dell’ipotesi di un aumento dei tassi di interesse nel corso del 2016. Il governatore della Banca d’Inghilterra Marco carne anche affermato che la scorsa settimana di non vedere alcuna ragione per aumentare i prezzi di interessi
Oro in rialzo; gli investitori si interrogano sui prossimi incrementi del tasso di interesse
Su Comex i future sull’oro con scadenza ad aprile si muovono in rialzo; nel breve termine gli investitori reagiscono al calo del dollaro USA, ma in una prospettiva di lungo termine ipotizzano che la Fed possa fare ricorso a un solo aumento dei tassi di interesse nel corso del 2016, anziché a due o tre. Il mercato del petrolio torna sotto pressione trascinando con sé il dollaro, proprio mentre le previsioni per l’economia globale fanno sorgere qualche dubbio sul percorso della stretta monetaria da parte della Federal Reserve e sostengono il mercato aurifero.
Mercoledì 27 gennaio la Fed terrà una riunione e si prevede lascerà invariati i tassi di interesse di riferimento allo 0,25% e 0,50%.
Secondo i nuovi dati pubblicati dalla Commissione Usa per i Trading di Future di Commodity, nella settimana conclusasi il 19 gennaio i fondi speculativi e i money manager avrebbero aumentato le posizioni rialziste sull’oro.
Lunedì i future sul petrolio greggio con scadenza a marzo si muovono in ribasso e cedono il 5% in seguito all’annuncio da parte di Opec di livelli di produzione di petrolio ai massimi storici. La notizia ha frenato la spinta rialzista della scorsa settimana. Nonostante l’imponente rally, infatti, il prezzo del petrolio é rimasto vicino ai minimi degli ultimi 12 anni, alla luce di un’offerta globale che continua a superare ampiamente la domanda.
I trader di breve termine sembrano aver ignorato la notizia secondo la quale i paesi produttori dell’Opec starebbero valutando la possibilità di tenere una riunione straordinaria per discutere eventuali misure per contenere l’eccesso di produzione. È il ministro dell’energia a sostenere che é stata presa in esame una simile richiesta.
A premere i mercati in ribasso nella giornata di oggi le notizie secondo le quali nel mese di dicembre in Iraq la produzione di petrolio in Iraq avrebbe raggiunto livelli record. Secondo il ministro del petrolio, I giacimenti nelle regioni centrali e meridionali hanno prodotto 4,13 milioni di barili al giorno.
Lunedì la debolezza dei mercati azionari e le condizioni tecniche di iper venduto hanno contribuito a sostenere la coppia EUR/USD. In una prospettiva di breve termine, la coppia forex potrebbe trovare supporto alla luce di una prosecuzione del trend ribassista sui mercati azionari, poiché l’euro è considerato una valuta di finanziamento. In una prospettiva di lungo termine le previsioni potrebbero essere ribassiste a causa della possibile introduzione di ulteriori misure di stimolo da parte della Banca centrale europea.
La scorsa settimana il presidente della BCE Mario Draghi ha lasciato intendere che, a causa della bassa inflazione dell’eccessiva volatilità dei mercati globali, la banca centrale potrebbe essere costretta a introdurre ulteriori misure di stimolo.
Per quanto concerne i dati economici, l’indice Ifo di fiducia delle imprese in Germania scende a 107,3, in ribasso dal 108,6 del mese precedente, e al di sotto anche dei 108,5 previsti dagli analisti.
Lunedì il calo dei prezzi del petrolio e una diffusa propensione al rischio hanno contribuito a sostenere la coppia GBP/USD. La scorsa settimana la coppia forex si é mossa in rialzo, andando a stampare un’inversione del prezzo di chiusura sia giornaliera che settimanale. Oggi non abbiamo assistito a un’estensione del movimento, dato che gli investitori hanno capito che dietro il movimento di prezzo si celano azioni di copertura short e non nuovi acquisti.
Recentemente la sterlina britannica è rimasta sotto pressione a causa della bassa inflazione e di Nell’allontanarsi dell’ipotesi di un aumento dei tassi di interesse nel corso del 2016. Il governatore della Banca d’Inghilterra Marco carne anche affermato che la scorsa settimana di non vedere alcuna ragione per aumentare i prezzi di interessi
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.