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Deutsche Bank e la bad bank da 80 miliardi. 20 mila posti a rischio

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jul 7, 2019, 09:01 GMT+00:00

Deutsche Bank e la bad bank da 80 miliardi. 20 mila posti a rischio con il piano di profonda ristrutturazione che sarà annunciato a breve.

Deutsche Bank

Un vero e proprio terremoto si sta per abbattere tra le mura delle agenzie della Deutsche Bank, secondo indiscrezioni rivelate dall’agenzia Bloomberg e riportate anche dall’Ansa.it, il colosso bancario tedesco si appresterebbe a presentare un piano di ristrutturazione industriale da lacrime e sangue.

Verrebbe infatti costituita una nuova bad bank, cioè una banca nella quale riversare gli asset tossici del valore di 80 miliardi di euro per ora detenuti dalla Deutsche Bank, che equivarrebbero ad un quarto del bilancio totale della banca. La cifra fornita è ben superiore ai 50 miliardi inizialmente ipotizzati nei giorni scorsi.

Non solo, il piano di ristrutturazione prevedrebbe il taglio di migliaia di posti di lavoro, stimati in un numero compreso tra 18 mila e 20 mila.

Una notizia da far tremare i polsi e che fa preannunciare un lunedì assai caldo sulle borse europee.

Deutsche Bank fuori anche Strauss

Un terzo dirigente di spicco starebbe per dare le dimissioni, è Frank Strauss il capo della divisione retail e del commerciale.

Venerdì in forma ufficiale aveva rassegnato le sue dimissioni Garth Ritchie, capo della divisione corporate and investment della Deutsche Bank.

Ed una terza fuoriuscita è data per certa, si tratterebbe di Sylvie Matherat, il capo della divisione regolatoria.

A volere le loro dimissioni il fondo d’investimento Riebeck-Brauerei, tra i più potenti azionisti del colosso bancario tedesco.

Altri nomi che dovrebbero lasciare sono Yanni Pipilis capo dei redditi fissi globali e James Davies capo del dipartimento del debito dell’area America della Deutsche Bank.

Una profonda riorganizzazione per la più grande banca tedesca

Probabilmente già oggi sarà annunciata la profonda riorganizzazione della più grande banca tedesca.

Un ristrutturazione che coinvolgerà tutti a partire dai vertici, e che taglierà via alcune divisioni o accorpandone altre.

Ma non tutti andranno via alcuni saranno promossi, come Stefan Hoops che sarà promosso a capo di una divisione che dovrebbe inglobare la banca delle transazioni e l’unità clienti commerciali.

Mark Fedorcik dovrebbe invece occuparsi della banca d’investimento.

Da sottolineare che queste informazioni riportate da Bloomberg non sono ufficiali, ma ottenute in via confidenziale da una persona familiare con quanto sta avvenendo in Deutsche Bank in questi giorni davvero drammatici.

Deutsche Bank: ad un anno dai 150 anni

Il prossimo anno la Deutsche Bank compirà 150 anni di vita, facile ipotizzare che sarà un anniversario con pochi festeggiamenti e molte agitazioni. Licenziare fino a 20 mila dipendenti non sarà uno scherzo e i licenziati non ammetteranno certo che la banca si occupi dei festeggiamenti, perché ci sarà ben poco da festeggiare.

La banca potrebbe tornare europea, nel senso che si prevede un drastico taglio degli investimenti al di fuori dell’Europa e un riassetto globale per ridurre all’osso le spese.

La ristrutturazione preoccupa anche la politica tedesca e una delle candidate alla successione di Angela Merkel come Cancelliera e attuale capo alla guida della CDU, Annegret Kramp Karrenbauer, ha riferito durante l’intervista rilasciata a Bloomberg TV che è in atto “un difficile processo di adattamento all’interno della Deutsche Bank. Tutti i responsabili stanno attualmente cercando con molta attenzione e responsabilità di andare avanti, e spero davvero che questo processo porti al successo.”

Il valore del titolo Deutsche Bank in borsa

Alla chiusura delle borse, venerdì, il titolo Deutsche Bank aveva maturato un significativo incremento del 2,47%… Forse i mercati premieranno la drastica ristrutturazione.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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