Come verrà erogato il reddito di cittadinanza? A chi spetta ricevere il sussidio messo a punto dal governo giallo-verde? Come potrà essere speso? Quali sono i doveri? Tutte le risposte nella guida.
Una delle componenti più controverse e dibattute della manovra finanziaria 2018 è il reddito di cittadinanza. Qui vogliamo mettere a parte le discussioni e polemiche che riguardano il reperimento delle coperture economiche necessarie, le soluzioni alternative possibili, le preoccupazioni dei mercati e dell’Europa sulla tenuta dei nostri conti, l’impatto educativo sulle nuove generazioni: uno stato troppo assistenzialista non educa certo le nuove generazioni ad essere artefici del proprio futuro.
Ecco, mettendo a parte tutto ciò, entriamo nel merito del reddito di cittadinanza per capire come funzionerà, in che modo gli italiani destinatari di tale sostegno lo riceveranno e come potranno utilizzarlo.
L’attuale versione del reddito di cittadinanza è solo una bozza, un sistema tutto ancora da costruire del quale di tanto in tanto il ministro del lavoro Luigi di Maio ne parla ai talk show televisivi. Proprio in uno di essi, Quarta Repubblica su Rete4 andato in onda l’1 ottobre sera, il vicepremier Di Maio ha reso noto che “l’ideale sarebbe usare la tessera sanitaria”, ma siccome il sistema informatico italiano non è pronto a un tale scatto in avanti, “sarà messo su una carta elettronica” come già avviene con la social card o carta degli acquisti.
Con essa non ci si potrà comprare proprio tutto, sigarette e scommesse sportive dovrebbero essere escluse dall’utilizzo di tali fondi. Il reddito di cittadinanza deve servire a sostenere le spese di prima necessità di chi vive condizioni sociali di bisogno e non servirà a coprire i passatempi.
Ma procediamo con ordine e partiamo dai destinatari.
All’incirca 6,5 milioni di italiani dovrebbero essere destinatari del reddito di cittadinanza.
A beneficiarne i cittadini italiani, e chi risiede in Italia da almeno 10 anni, che vivono al di sotto della soglia di povertà calcolata in 780 euro mensili. Ciò significa che:
L’accesso potrebbe essere legato all’Isee, il ministro Giovanni Tria ha dato mandato alla Guardia di Finanza di mettere a punto un piano specifico di controlli contro gli abusi. Lo stesso Di Maio ha detto pubblicamente che chi dichiarerà il falso si farà sei anni di carcere.
L’assegno dovrebbe avere la forma di una card elettronica, niente soldi contanti solo pagamenti elettronici per la totale tracciabilità delle spese sostenute.
Nella pratica il commerciante scalerà la somma dalla card attraverso un apposito software e quest’ultimo riceverà il pagamento in giornata.
Sono ammessi acquisti di:
Il pagamento dell’affitto, però, potrebbe essere veicolato attraverso un altro sistema basato su applicazione mobile.
Come affermato da Di Maio, i soldi non potranno essere spesi per fare acquisti all’estero perché devono servire a muovere l’economia italiana.
Per ottenere il sussidio bisognerà impegnarsi in una attività di lavoro sociale pari a otto ore settimanali gratuite, da svolgere nel proprio comune di residenza. Inoltre non si potranno rifiutare più di tre proposte di lavoro pena la decadenza dal diritto di ricevere il reddito di cittadinanza.
Il sussidio è subordinato alla riforma dei centri per l’impiego; la prima fase del provvedimento prevede la loro radicale riorganizzazione perché diventino ciò che in molte parti d’Italia non sono mai stati.
Al termine della riforma dei centri per l’impiego, marzo – aprile 2019, inizierà l’erogazione del reddito di cittadinanza per il quale ci sono 10 miliardi di euro da spendere.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.