Rame pronto ad un rilancio rialzista dopo diversi mesi di consolidamento, ma i fondamentali parlano di un eccesso di offerta nel corso dell'anno.
I prezzi del contratto Future Copper, quotato in dollari al Comex, si trovano in fase di leggera correzione sin dal picco relativo del 21 febbraio scorso toccato a 3.9085. Nell’ambito della flessione in corso sono stati finora raggiunti minimi relativi a quota 3.8215 durante la sessione di ieri, mercoledì 28 febbraio. Quest’oggi i prezzi risultano in impalpabile recupero, in virtù del +0.10% di guadagno che ha appena ricollocato i valori a quota 3.8445.
Il grafico storico allegato, dove ogni candela rappresenta un mese di oscillazione dei prezzi, evidenzia come già da dicembre dell’anno scorso sia in atto una fase di consolidamento sopra alla linea di supporto di medio-lungo termine localizzabile a quota 3.6500.
Tale supporto è stato solo avvicinato dai minimi di questo mese a 3.6550 ed è in grado tecnicamente di sorreggere una ripartenza rialzista orientata nel 2024 fino alla zona dei 4.2600/4.2700 dollari.
Le previsioni del Copper Study Group riguardo al mercato del rame per l’anno in corso sono sbilanciate verso il progressivo passaggio da un equilibrio sostanziale tra offerta e domanda, quello che si è visto ancora nel 2023, ad un significativo surplus di offerta nel 2024.
Il gruppo di studio si attende nei prossimi mesi un’offerta globale di rame superiore di 467.000 tonnellate metriche rispetto alla domanda. Si tratta di un’importante revisione al rialzo rispetto al surplus di 297.000 tonnellate metriche previsto in precedenza. Questo cambiamento riflette le aspettative per un aumento della produzione, soprattutto grazie all’espansione della capacità di fusione e raffinazione in Cina. Questo dovrebbe essere sufficiente a controbilanciare le limitazioni operative e gli arresti per manutenzione in altre parti del mondo, come il Cile, l’Indonesia, la Svezia e gli Stati Uniti.
Le previsioni si inseriscono in un contesto più ampio in cui la domanda occidentale mostra segni di debolezza, mentre la produzione e l’uso del rame in Cina continuano a crescere, spinti dall’utilizzo nei settori dei veicoli elettrici e dell’energia. Nonostante le previsioni di surplus, il rame rimane un elemento centrale per tutte le tecnologie che dovrebbero condurre alla transizione energetica.
Su grafico a barre da 30 minuti vediamo come, da una prospettiva tecnica, non si possa ancora considerare esaurita la fase di correzione innescatasi dopo il già menzionato picco del 21 febbraio. Riteniamo ancora possibili, nel corso delle prossime 1-3 giornate, nuovi test dei livelli di supporto localizzati attualmente a 3.8100 e 3.7340.
Entrambi i supporti costituiranno punti di probabile ripartenza del rialzo sulle debolezze, almeno fino al 5 marzo prossimo. Il contesto tecnico è favorevole alla prosecuzione del rincaro fino ad un obiettivo principale a 5-10 giornate situato a 3.9890. Sulla strada per tale obiettivo è visibile un primo target intermedio a 3.9225.
Il segnale tecnico è long solo su riavvicinamento ai supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 3.8320. Lo scenario verrebbe annullato e necessiterebbe di una pronta revisione solo in caso di violazione del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 3.7340.
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