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Prezzi Oro: Si Avvicina La Barriera dell’Ipercomprato di Breve, Occhio ai $ 2724.5/28.5

Da:
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Sep 26, 2024, 21:52 GMT+00:00

Petrolio sempre più debole. Preoccupano le possibili ripercussioni sulla tenuta dell'oro, che intanto va anche oggi a nuovi massimi storici

Prezzi Oro: Si Avvicina La Barriera dell’Ipercomprato di Breve, Occhio ai $ 2724.5/28.5

I prezzi del future sull’oro, quotato in dollari al Comex, hanno raggiunto quest’oggi ancora nuovi massimi storici spingendosi fino ai 2708.7 prima di arretrare leggermente. Quando sono le 20:08 di giovedì 26 settembre, il contratto future Gold con consegna 12/24 viene scambiato a 2693.8 dollari, con un guadagno del +0.34% su base giornaliera.

Il grafico a barre settimanali evidenzia la presenza di un’area a 2724.5/28.5 che potrebbe costituire un ostacolo all’ulteriore prosecuzione rialzista del mercato nell’immediato. Se andiamo infatti a considerare le statistiche relative alla volatilità media dell’oro su base settimanale, l’eventuale raggiungimento dell’area menzionata indicherebbe una situazione di pesante ipercomprato tecnico, che potrebbe determinare l’avvio di provvisorie prese di beneficio.

Dobbiamo inoltre considerare che attualmente l’area di supporto principale a 2-4 settimane è situata non prima di 2608.0/2620.5, per cui il “grosso” dei compratori si sta mantenendo in basso, in attesa di uno storno prima di intervenire in acquisto. Confermiamo nel frattempo proiezioni rialziste che dovrebbero condurre ad un test pieno dei 2750.0 dollari già nella prima parte di ottobre; in seguito sarà necessario attendere nuovi segnali.

Petrolio Debole, Ripercussioni sull’Oro?

Tra gli economisti USA c’è preoccupazione per un possibile ribasso dei prezzi dell’oro a breve, soprattutto se il petrolio, un indicatore chiave per le materie prime, dovesse continuare a scendere ai ritmi attuali. 

In questi giorni il prezzo del greggio è in calo a circa 68 dollari al barile, depresso dalle aspettative per possibili nuovi aumenti della produzione da parte dell’OPEC+. Inoltre, il conflitto tra Israele e Hezbollah si sta intensificando, alimentando ulteriormente la domanda di beni rifugio. Probabilmente a dirimere la situazione servirà l’uscita del dato sull’inflazione statunitense atteso per domani (venerdì).

Si prevede che il Personal Consumption Expenditures (PCE), l’indice preferito dalla Federal Reserve per misurare l’inflazione, mostrerà un ulteriore rallentamento. Gli analisti si aspettano un calo dell’inflazione su base annua, con il PCE che potrebbe scendere fino al 2.2% avvicinandosi al target del 2% programmato dalla Fed. Questo confermerebbe la necessità di effettuare ulteriori tagli ai tassi, come anticipato dalla recente decisione della Fed di ridurre gli interessi di mezzo punto. 

Livelli Tecnici Fino a Venerdì 27 Settembre.

Il grafico a barre da 30 minuti ci consente di isolare i livelli di supporto che sorreggono il mercato con riferimento al brevissimo periodo. Fra stanotte e l’intera sessione di domani venerdì 27 i supporti di quota 2684.8 e 2666.6/2670.0 costituiranno punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di arretramenti.

Le proiezioni considerano attivi dei target a 2727.5 e 2750.2. Il segnale tecnico è long sfruttando ogni eventuale riavvicinamento ai supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 2690.2. Lo stop al quadro tecnico descritto scatterebbe in caso di violazione di quota 2666.6, confermata da una chiusura inferiore su grafico a 30 minuti.

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