Il prezzo del rame vede un calo delle quotazioni verso il supporto tecnico di 4,1$, dopo i generosi rialzi ai massimi da inizio 2022.
Il prezzo del rame ha vissuto nel complesso, dall’inizio dell’anno, un deciso rialzo causato da importanti fattori fondamentali.
Adesso, pare essere iniziata però una fase di arretramento che potrebbe rimettere in discussione le previsioni di breve termine.
La ragione sarebbe da ricollegare ai rischi di un calo della domanda in Cina, a causa del contesto pandemico.
A trainare la corsa è stata la previsione di un incremento costante e sostenuto della domanda di un metallo così prezioso per la transizione verso le energie rinnovabili, in un periodo storico in cui anche l’UE sta finalmente ponendo la giusta attenzione al problema energetico.
Ovunque si utilizzi l’energia rinnovabile (e in generale l’elettricità) occorre infatti rame per il cablaggio necessario a collegare i singoli impianti tra loro.
Stesso discorso per l’impiego di veicoli elettrici, che continuano a rimanere sulla cresta dell’onda in un settore dell’automotive nel complesso indebolito dalla pandemia del Covid.
Sulla base delle attese di analisti e investitori per l’incremento della domanda, il prezzo del rame ha dunque superato un target fondamentale sopra i 4 dollari e aveva proseguito la sua scalata fino a un massimo relativo a 4,3 dollari.
Negli ultimi giorni, però, la commodity sta perdendo quota e, da un’analisi grafica, l’impressione è che il prezzo possa iniziare a testare il supporto a 4 dollari.
La ragione andrebbe ricercata nei timori per un calo della domanda da parte del principale consumatore mondiale, che, neanche a dirsi, è la Cina.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il prezzo del rame segna esattamente 4,113 dollari, in contrazione del -2,5% settimanale.
Passando adesso alle previsioni tecniche, a grafico notiamo un sensibile arretramento iniziato già il 27 Gennaio, a causa della chiusura del mercato cinese per le festività del Capodanno lunare.
Con la riapertura degli ultimi giorni, la situazione non è migliorata e il pull-back pare voler proseguire.
I supporti intermedi da considerare per il brevissimo termine, già in ottica di chiusura settimanale, sono posizionati precisamente a 4,10 e 4,07, a cui farebbe seguito il test del livello chiave di 4 dollari.
Come si può immaginare, un break-out sotto i 4 dollari finirebbe per minacciare l’intero impianto rialzista sul prezzo del rame, riportandolo ai valori del 9 Gennaio.
L’eventuale recupero partirà invece dalla rottura della resistenza a 4,2$ a cui potrebbe far seguito, questa volta, un tentativo di consolidamento più cauto e ponderato.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.