Il Petrolio WTI si trova ad affrontare sfide poiché i trader adottano misure caute a causa della crescente incertezza sulla politica commerciale degli Stati Uniti.
Il prezzo del Petrolio WTI ha continuato a scendere per la seconda sessione consecutiva, scambiando intorno ai 73,40 $ al barile durante la sessione europee di giovedì. Questo calo è dovuto principalmente a una combinazione di incertezze legate alla politica commerciale degli Stati Uniti e una crescita inattesa delle scorte di greggio, che hanno pesato sul sentiment del mercato.
Il mercato petrolifero rimane in attesa di maggiori chiarimenti sulla politica commerciale degli Stati Uniti. Le dichiarazioni contrastanti provenienti dalla Casa Bianca in merito alle tariffe imposte dal presidente Donald Trump su Canada e Messico continuano a generare incertezze tra gli investitori. Nonostante le conferme iniziali di Trump riguardo l’intenzione di implementare tariffe sui due principali fornitori di greggio degli Stati Uniti, le parole del candidato a segretario del commercio hanno sollevato la possibilità che tali tariffe possano essere evitate se Canada e Messico accetteranno di rafforzare i controlli alle frontiere sul Fentanil e limitare i progressi della Cina nell’ambito dell’intelligenza artificiale.
L’incertezza riguardo l’esito di queste trattative contribuisce a una cautela generalizzata nel mercato, limitando così i rialzi del Petrolio WTI. Le tensioni commerciali con la Cina, in particolare, restano un punto di preoccupazione, con il possibile impatto sulle forniture globali di Oro nero e sulla domanda di commodities in generale.
Un altro fattore che sta esercitando pressione sul Petrolio WTI è l’aumento delle scorte di petrolio negli Stati Uniti, che ha registrato un incremento di 3,463 milioni di barili per la settimana conclusasi il 24 gennaio, come riportato dall’EIA (Energy Information Administration). Questo rappresenta il primo aumento delle scorte dopo nove settimane consecutive di diminuzioni.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 73,42 $, in ribasso dello 0,18% ed in pieno lavoro di consolidamento della posizione SHORT a seguito del break-out del livello annuale dei 73,83 $. Se il consolidamento avrà esito positivo, probabilmente gli orsi non avranno alcuna remora nell’iniziare un nuovo forte impulso ribassista per raggiungere prima i 72 $ e successivamente il livello annuale dei 70,57 $.
Al rialzo, solamente una chiusura nettamente sopra il livello annuale dei 73,83 $ permetterà ai tori di riprendersi, per lo meno nel breve termine, la scena, con il livello chiave dei 75 $ e il livello annuale dei 76,47 $ a rappresentare i due obiettivi LONG principali.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.