Il cambio euro dollaro fatica a mantenersi sopra 1,0960 poiché il dollaro americano sta iniziando a registrare un nuovo andamento positivo in vista dei verbali del FOMC.
Il prezzo dell’euro dollaro continua a camminare su una corda sottile, oscillando intorno al livello annuale 1,0959 durante la sessione europea di mercoledì. La valuta unica affronta una significativa pressione di vendita, poiché i trader hanno ormai scontato la possibilità di ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea. Si prevede infatti che la BCE ridurrà ulteriormente il tasso di interesse di 50 punti base (0,50%) entro la fine dell’anno, il che potrebbe tradursi in tagli di 25 punti base in ciascuna delle due prossime riunioni di ottobre e dicembre.
La BCE ha già tagliato i tassi chiave di 50 punti base quest’anno, mantenendo la fiducia che l’inflazione possa tornare al target del 2% entro il 2025. Tuttavia, le aspettative per ulteriori tagli sono state rafforzate da segnali evidenti di un calo delle pressioni inflazionistiche e dalla debolezza economica nell’Eurozona. Il trend in calo dell’inflazione è stato evidenziato dall’ultimo rilascio dell’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (IAPC), che ha mostrato un rallentamento più veloce del previsto a settembre, raggiungendo l’1,8% su base annua, ben al di sotto dell’obiettivo della BCE del 2%.
In questo contesto, diversi funzionari hanno recentemente espresso il sostegno per ulteriori tagli dei tassi, sottolineando la necessità di continuare a ridurli anche nel 2025 se l’inflazione dovesse continuare a rallentare.
A peggiorare ulteriormente la situazione per l’euro dollaro, il dollaro americano continua a guadagnare terreno, rafforzandosi sopra i massimi di sette settimane, con il future del dollaro americano (indice DXY) che ha provvisoriamente superato quota 102,70.
Il fiber sta facendo una certa fatica ad oscillare sopra il livello annuale 1,0959, restando sulla difensiva dopo un primo accenno di raggiungimento del livello psicologico 1,1000. Il dollaro USA sta aumentando la sua forza e grazie a ciò gli orsi stanno iniziando a considerare di aumentare le proprie posizioni, al fine di raggiungere i successivi obiettivi SHORT rappresentati dal livello chiave 1,0900 e il livello annuale 1,0862.
Al rialzo, un ritorno dei tori verrà considerato solamente con una chiusura sopra il livello psicologico 1,1000, con il livello annuale 1,1033 a rappresentare sia il primo obiettivo LONG, ma soprattutto il punto di svolta per un’inversione di tendenza che avrà il livello annuale 1,1098 come primo importante obiettivo.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.