L’Euro Dollaro Resta Stabile Dopo il Calo a Causa dei Dati Macroeconomici

Il prezzo dell’euro dollaro oscilla in territorio leggermente negativo nella sessione di mercoledì, scambiando intorno a 1,1050, dopo essere sceso bruscamente da 1,1135 il giorno precedente. Il forte ribasso di martedì, che ha visto il fiber calare dello 0,60%, è stato causato da una combinazione di dati sull’inflazione nell’Eurozona inferiori alle attese e di solidi dati sull’occupazione negli Stati Uniti, che hanno rafforzato il dollaro americano.

Come anticipato, uno dei fattori chiave che ha portato al ribasso l’euro dollaro è stato il rapporto sull’inflazione dell’Eurozona, che ha deluso le aspettative. Secondo i dati pubblicati, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (HICP) annuale è cresciuto solo dell’1,8% a settembre, rispetto al 2,2% di agosto, e leggermente al di sotto delle aspettative dell’1,9%. L’inflazione Core, che esclude le componenti più volatili come cibo ed energia, è scesa al 2,7%, contro il 2,8% di agosto, e anch’essa al di sotto delle previsioni di mercato.

Panoramica macroeconomica degli Stati Uniti

Dall’altro lato dell’Atlantico, i dati pubblicati negli Stati Uniti hanno sostenuto il dollaro americano. In particolare, il rapporto ADP ha mostrato che il settore privato ha creato 143.000 nuovi posti di lavoro a settembre, superando le aspettative di 120.000 unità e la revisione al rialzo dei 103.000 posti di agosto. Questo risultato solido ha contribuito a rafforzare il dollaro statunitense, poiché i mercati hanno interpretato questi numeri come un segnale di resilienza del mercato del lavoro statunitense.

Inoltre, il tasso di disoccupazione dell’Eurozona per agosto, pubblicato lo stesso giorno, ha confermato una stabilità al 6,4%, invariato rispetto a luglio e in linea con le previsioni degli economisti. Tuttavia, questo dato non è stato sufficiente a contrastare la debolezza dell’euro causata dall’inflazione deludente.

Analisi Tecnica e previsioni euro dollaro

Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1050, in ribasso dello 0,15% ed in pieno movimento ribassista con gli orsi che stanno capitalizzando il rimbalzo (e falsa rottura) del livello annuale 1,1181 che sta portando il cambio a consolidarsi sotto il livello annuale 1,1098. Una conferma di ciò comporterebbe probabilmente il raggiungimento del livello annuale 1,1033, zona di swing LONG.

Al rialzo, i tori attenderanno o un rimbalzo dal livello annuale 1,1033 oppure un ritorno sopra 1,1098 (nonché target di breve termine) prima di iniziare a rientrare in scena, con il livello annuale 1,1181 a rappresentare l’obiettivo principale rialzista.

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