Il cambio euro dollaro cerca di scuotersi per raggiungere il livello chiave 1,0900, rimbalzando dal supporto 1,0850 nelle prime ore della sessione europea.
Il prezzo dell’euro dollaro ha iniziato la nuova settimana sotto una modesta pressione ribassista, oscillando poco sotto il livello chiave 1,0900. L’escalation causa nuove tensioni geopolitiche stanno spingendo gli investitori ad allontanarsi dagli asset propensi al rischio e aiutando il dollaro americano a diventare resiliente nei confronti dell’EURO. I crescenti timori per il conflitto Israele-Hamas che si sta diffondendo in Medio Oriente in seguito all’attacco dei ribelli Huthi dello Yemen verso due navi israeliane nel Mar Rosso (con la rappresaglia di alcune navi USA) hanno costretto il mercato a rimanere cauto.
In mattinata il vicepresidente della Banca Centrale Europea, Luis de Guindos, ha commentato la pubblicazione dei dati sull’inflazione della scorsa settimana, nella quale ritiene che i dati recenti sull’inflazione sono una buona notizia, ma è troppo presto per dichiarare vittoria. Questa dichiarazione potrebbe aiutare il fiber a non perdere ulteriore terreno in attesa del discorso del presidente della BCE Lagarde.
Come anticipato, nel primo pomeriggio presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde terrà un discorso e parteciperà a una sessione di domande e risposte (Q&A) a Parigi. Ricordando che i funzionari della BCE si sono opposti alle aspettative del mercato riguardo ai tagli dei tassi già nel secondo trimestre del 2024, nel caso in cui la Lagarde adottasse un tono aggressivo, probabilmente l’euro dollaro potrebbe iniziare a rafforzarsi.
Sul lato degli Stati Uniti, l’unico dato rilevante è gli ordinativi alle fabbriche, con gli analisti che stimano un passo indietro rispetto al mese precedente (-2,6% vs 2,8%).
Nel frattempo, gli investitori del cambio rimarranno concentrati sugli sviluppi in Medio Oriente. Infatti, se l’avversione al rischio inizierà a rafforzarsi durante la sessione americana, il fiber potrebbe avere difficoltà a guadagnare terreno.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0874, in ribasso dello 0,10% ed in via di confermare il momentum ribassista soprattutto in virtù della chiusura della settimana scorsa al di sotto del livello annuale 1,0911, la condizione principale per vedere un movimento ribassista più marcato. Per il momento il fiber non è riuscito a superare il primo target di brevissimo termine rappresentato dal supporto 1,0850, il quale potrebbe portare i tori, col supporto della Lagarde, a tentare l’assalto e il conseguente consolidamento del livello annuale 1,0911. A consolidamento confermato, probabilmente il fiber riprenderà il movimento rialzista con obiettivo il livello annuale 1,1034.
Viceversa, una chiusura giornaliera sotto 1,0850 porterà il cambio euro dollaro a cercare di raggiungere il successivo obiettivo del livello chiave 1,0800, creando al tempo stesso le basi per raggiungere l’obiettivo di breve/medio termine rappresentato dal livello annuale 1,0741.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.